NUMERO CHIUSO, URICCHIO “CONFERENZA RETTORI HA CHIESTO AUMENTO 20%”

“La Conferenza dei rettori ha chiesto un aumento di almeno il 20%”. Così il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio, commentando con i giornalisti nel pomeriggio il passo indietro del governo sul numero chiuso. L’abolizione infatti ci sarà, ma non subito. “Questo (l’aumento del numero, ndr) – ha detto Uricchio a margine della prima giornata del convegno Geo-Crui organizzato nell’Ateneo barese – può essere anche un percorso che avia una riflessione più ampia che possa consentire metodi differenti di reclutamento degli ammessi ai corsi di medicina e comunque – ha continuato – possa coniugare anche accessi con sbocchi e quindi consenta anche attraverso la formazione medica di soddisfare il diritto alla salute. Già in passato – ha spiegato Uricchio – ho sostenuto i limiti del sistema del numero chiuso di ingresso. E’ un sistema – ha sottolineato – affidato a test che poco valorizzano la passione, l’inclinazione personale, la dedizione, il tratto umano”.

“Occorre pensare – ha continuato – a metodologie nuove di accesso alle facoltà di medicina che consentano di contemperare anche i meriti, le effettive potenzialità delle strutture esistenti, i requisiti di sostenibilità dei corsi anche con metodologie che sappiano apprezzare gli elementi necessari per la formazione del medico, compresi quelli psicologici, sociali e quelli che appartengono anche alla condizione nel rapporto paziente medico. Come conferenza dei rettori – ha ribadito Uricchio – abbiamo innanzitutto auspicato l’allargamento del numero chiuso. Quindi numeri più ampi, perché oggi – ha spiegato – il fabbisogno dei medici chiamati a operare sul territorio è largamente insoddisfatto e anche il numero die pensionamenti è di gran lunga superiore rispetto – ha concluso – al numero di coloro che potranno accedere alle facoltà mediche”.

 

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