Il consiglio regionale della Campania ha approvato con 25 voti favorevoli, su 29 presenti e 3 astenuti, la legge “Norme per l’attuazione del Piano Energetico Ambientale” della Campania. “Una legge – spiega Gennaro Oliviero (Pd), consigliere relatore – rimasta nell’intera legislatura passata ferma in aula. La Regione da 30 anni non aveva un piano regionale per l’ambiente.
Oggi colmiamo un abisso e ci riportiamo a livelli europei. È una buona giornata per i cittadini campani perché potranno avere certezza nelle materie energetiche. Il provvedimento va a uniformare la politca energetica campana a quella europea”.
“In sede di confronto con i tecnici – spiega Vincenzo Viglione (M5S) – si è fatto un lavoro positivo e si è definito un testo che da tempo stiamo aspettando in ordine a una serie di criticità per la mancanza di ordine nel comparto energetico regionale. Ci sono diverse problematiche legate all’eolico selvaggio, all’utilizzo di impiantistica non sempre sostenibile e sul futuro panorama di assetto che dovrebbe essere definito in un piano che da tempo stiamo aspettando e speriamo di avere presto in consiglio. Tuttavia, restano un paio di elementi critici su alcuni articoli, come il 5 quando si dice che la Regione promuove la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili, ma poi si parla anche delle assimilate. In questo caso torniamo indietro di un po’ di anni. Quel tipo di recupero non è realizzabile. Si rischia di fare un salto indietro pericoloso, potremmo aprire la porta a interventi che stiamo cercando di evitare”.
L’assise ha dato l’ok all’uso dei prodotti agricoli a “km 0” nelle mense di scuole, università e ospedali, ad un progetto per la promozione della dieta mediterranea nelle mense scolastiche e all’istituzione del catasto degli impianti termici degli edifici, ma anche agli elenchi degli ispettori e dei certificatori. Nel corso della seduta sono stati riconosciuti anche diversi debiti fuori bilancio.
La seduta si è sciolta per mancanza del numero legale. Il numero dei consiglieri è venuto meno sulla votazione della proposta di legge “Sostegno alla filiera agricola trasparente” dove erano presenti solo 21 consiglieri. La prossima seduta del consiglio sarà decisa dalla conferenza dei capigruppo.