“E’ stata una opportunità per più di 500 ragazzi della nostra regione, che hanno potuto avere una formazione specialistica e un ingresso privilegiato nel mondo del lavoro, ma l’incontro. Tra meno di un mese partiranno i prossimi corsi di formazione, che vanno nella direzione dei nostri settori strategici: dalle nuove tecnologie, dell’agroalimentare, della moda, dell’aerospazio, del turismo. Insomma è un modo per valorizzare non solo i nostri ragazzi ma anche le peculiarità del nostro territorio”. Cosi Chiara Marciani, assessore regionale alla Formazione, durante il convegno “Formati a lavoro”, dedicato alla presentazione dei risultati del primo ciclo dei 23 progetti IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) finanziati dalla Regione Campania attraverso la programmazione europea 2014-2020, per 12 milioni di euro, con l’obiettivo di assicurare competenze tecniche e professionali approfondite e immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Nel corso del convegno sono state presentate, attraverso la viva voce dei protagonisti, le esperienze dei ragazzi assunti dopo aver preso parte ai corsi, realizzati in stretta collaborazione con il mondo delle imprese.
Le conclusione sono state affidate al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Il nostro primo obiettivo – ha detto – è il lavoro per i giovani. Un lavoro che sia qualificato. Purtroppo in Italia – ha proseguito il governatore – si realizza una selezione in negativo: più si è somari più si va avanti, questo è il messaggio che da anni vi stanno raccontando”, ha detto rivolto ai ragazzi riuniti nell’aula magna del complesso universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio. “In Italia si vive ancora di parassitismi, ma non sono questi tempi per tirare a campare, anche perchè la competizione globale è spietata. I paesi asiatici stanno crescendo ad un ritmo impressionante, mentre l’Italia a stento riesce a a raggiungere l’1% del Pil. Ecco perchè la formazione è un elemento decisivo se vogliamo arginare lo spopolamento delle nostre regioni del Sud, dove negli ultimi 10 anni oltre 100mila ragazzi sono dovuti emigrare altrove per trovare un lavoro. Una tragedia”.
Poi in riferimento alle misure del Governo per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli ha aggiunto: “L’assistenza serve ma deve riguardare le aree di povertà assoluta anche perchè le risorse finanziarie sono limitate. Il reddito di cittadinanza può un aiuto per un anno, ma poi? Il problema vero – ha incalzato il governatore – è di come creiamo lavoro per una intera generazione. Io preferisco guardare ai figli della povera gente, perchè i figli dei ricchi in un modo o nell’altro se la cavano sempre”. Il governatore poi ha snocciolato alcuni dati relativi alle azioni messe in campo dalla Regione. “Grazie al risanamento dell’Eav, ora si stanno facendo concorsi per l’assunzione di 350 giovani. Il risanamento della sanità ci ha permesso di elaborare un piano di assunzione per 6mila giovani. E poi c’è il Piano lavoro regionale”, ha aggiunto.
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i dati che hanno riguardato il primo ciclo dei 23 progetti IFTS: sono state coinvolte 216 tra enti, imprese, enti, associazioni, per un totale di 18.450 ore di formazione. Gli allievi ammessi sono stati 552 a fronte di 1200 domande di partecipazione. Attivati più di 100 stage per un totale di 7360 ore. L’iniziativa di stamane è stata la prima tappa di Youth Village 2018, prodotta dalla società Knowledge for Business in collaborazione con la Regione Campania e co-organizzata da Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Campania NewSteel e Sviluppo Campania.