PIATEK NON BASTA, PARMA BATTE GENOA 3-1

Dopo due vittorie consecutive contro Frosinone e Chievo, il Genoa si ferma e rimedia una sconfitta per 3-1 contro il Parma nel lunch match dell’ottava giornata di Serie A allo Stadio Ferraris. Gli uomini di Ballardini falliscono l’appuntamento con l’aggancio al secondo posto contro i ragazzi di D’Aversa, peraltro orfani di due pedine importanti come Gervinho e Inglese. Ma, nonostante le assenze, l’attacco del Parma si conferma tutt’altro che sterile, anche se l’inizio del match sorride al Genoa capace di controllare il gioco con una forte intensità e continue sovrapposizioni. Ed è proprio da una incursione laterale che i padroni di casa trovano il gol del vantaggio: al 6’ Lazovic crossa al centro per la testa di Piatek che con l’aiuto del palo sigla il nono gol in sette partite di campionato. Il Parma fatica a creare gioco e si affida a calci piazzati studiati in modo maniacale. Al 15’ il pareggio: sugli sviluppi di un corner, Radu esce a vuoto e Rigoni da pochi passi firma il gol dell’1-1.
Il Genoa prova a reagire e lo fa con il migliore in campo Lazovic, autore di una conclusione deviata da Sepe in angolo. E al 24’ Piatek va ad un passo dalla rete della doppia cifra, ma il suo colpo di testa viene deviato da Sepe quel che basta per far sì che la goal line technology neghi il gol per una questione di centimetri. Il Genoa macina gioco, ma è il Parma a trovare la via del gol: al 27’ Siligardi trova lo spazio per la conclusione e, con la deviazione di Criscito, batte Radu per il 2-1. Il Genoa subisce il contraccolpo psicologico e pochi minuti dopo c’è il tris degli ospiti: il cross di Barillà trova impreparata la difesa di casa e Ceravolo di testa firma il gol del doppio vantaggio. Si fa sentire il nervosismo in casa Genoa, che al 35’ può esultare solo per pochi istanti per la rete di Criscito poi annullata per posizione irregolare del difensore. Un colpo di testa centrale del solito Piatek al 40’ è l’ultima occasione di un primo tempo ricco di emozioni. Nella ripresa Ballardini corre ai ripari e si gioca le carte Bessa e Favilli al posto di Medeiros e Hiljemark.
E proprio Bessa si rende subito pericoloso: al 47’ Criscito crossa per la testa del trequartista che però non impensierisce Sepe. Il Parma continua ad essere insidioso su calcio d’angolo e sul colpo di testa di Ceravolo serve il miglior Radu per togliere la palla dalla porta. Il Genoa accelera e D’Aversa decide di coprirsi: dentro Bastoni, fuori Di Gaudio. Nel finale si abbassano i ritmi e la stanchezza si fa sentire con il Parma che prova ad addormentare la partita, mentre il Genoa ci prova soprattutto con conclusioni dalla distanza: al 79’ Sepe nega il gol a Bessa, autore di un gran tiro da fuori, per poi ripetersi pochi minuti dopo su Favilli. L’assedio del Genoa non porta a risultati concreti e il Parma riesce a difendere il risultato fino al 93’: D’Aversa sale a tredici punti in classifica e sorpassa Ballardini fermo a dodici.

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