MILANO CITTÀ PIÙ CARA PER AFFITTI

Milano città più cara per gli affitti, come evidenziato da una ricerca del portale Idealista, emersa questo pomeriggio a ‘Weekrent’, l’iniziativa del Comune di Milano dedicata proprio al tema della locazione in città. Un finesettimana (oggi e domani) in cui i principali stakholders del settore si incontrano per elaborare soluzioni comuni. Due mattine dedicate a itinerari appositamente studiati dal Comune e due pomeriggi dedicati alla discussione e al confronto tra gli operatori del settore. Questo pomeriggio, all’apertura dei tavoli di lavoro, erano presenti il sindaco, Giuseppe Sala, e l’assessore alla Casa, Gabriele Rabaiotti.

“In prospettiva – ha detto Sala – noi non riteniamo che si possa aggiungere molta nuova edilizia popolare, ma dovremo lavorare su due fronti: da un lato perché ci sia mobilità, perché se chi entra in una casa in affitto poi ci sta trent’anni, la questione non si risolve; e poi perché si possa aggiungere un’altra parte di residenziale convenzionata che nasca da vincoli urbanistici che noi diamo” ha detto il sindaco, sottolineando di non sapere “cosa possiamo fare di più. Ma possiamo aiutare a fare chiarezza su tutti questi aspetti”.

D’altra parte, “una ricetta facile nel mercato immobiliare non c’è” conferma Rabaiotti, che spiega come “i nostri sforzi siano orientati a convertire contratti di locazione sul libero mercato in contratti a canone concordato, con una riduzione pari indicativamente al 25-30%, a fronte di un’agevolazione pubblica a compensazione”. Un’operazione, spiega l’assessore, che potrebbe calmierare sensibilmente i prezzi e che sta già funzionando su diversi immobili con contratti attivi, ma che non sta riuscendo al meglio sul settore specifico degli immobili sfitti presenti sul mercato. “Su questo – spiega l’assessore – vedremo di agire con incentivi o misure particolari, che al momento sono legati alla fiscalità generale, con la riduzione della cedolare secca, a quella locale, ossia Imu, Tari e Tasi, e a un bonus una tantum alla proprietà alla sottoscrizione del contratto, che varia tra i 1.200 e i 2.000 euro” a premiare gli affitti a più lunga durata (3+2 o 6+2).

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