La squadra mobile di Trapani e lo Sco di Roma hanno arrestato in Romania Vito Bigione, boss mazarese inserito tra i 30 latitanti più ricercati.
A Oradea, nella provincia di Timisoara, reparti speciali della Polizia rumena e investigatori dello Sco e delle Squadre mobili di Trapani e di Palermo hanno catturato Bigione, 66 anni, condannato in via definitiva a 15 anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Bigione è stato uno dei primi broker che ha messo in contatto Cosa nostra, la ‘ndrangheta e i cartelli sudamericani che gestiscono il traffico internazionale di cocaina.
L’attività investigativa diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il procuratore aggiunto, Paolo Guido, e i sostituti Francesca Dessi e Alessia Sinatra, si è conclusa dopo appena due mesi di incessante e serrata attività.
Vito Bigione era ricercato dal mese di giugno scorso quando si era dato alla latitanza per sottrarsi alla condanna definitiva a 15 anni di reclusione emessa dalla Corte di Cassazione nell’ambito del processo “Igres”, instaurato presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nel 2003.
Bigione era stato condannato per traffico internazionale di stupefacenti e associazione mafiosa. Di recente il suo nome era emerso per avere avuto contatti con esponenti della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, arrestati nell’operazione “Anno Zero”, della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.
Il boss è stato tratto in arresto in Romania alla presenza di uomini della Squadra Mobile di Trapani e del Servizio Centrale Operativo in esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria.