I soliti noti: sempre le stesse facce, le stesse squadre al comando. Molta stanchezza, ritmi non eccelsi. Visto che gli avversari non erano di grande spessore, Juve e Napoli, a pochi giorni dallo scontro diretto, hanno segnato subito e hanno cercato di risparmiare energie. In sostanza non e’ cambiato nulla: alla resa dei conti, il Napoli si presentera’ a Torino a meno tre rispetto alla capolista. Allegri ha tenuto a riposo qualche pezzo da novanta e ha fatto giocare Barzagli, ha ridato spazio a Bentancur e a Dybala che ha sbloccato la partita. Ronaldo ha offerto a Matuidi la palla del raddoppio. Pjanic ha rischiato l’espulsione ed e’ stato sostituito. In sedici minuti, due gol. Il “povero” Bologna e’ rimasto all’asciutto. Anche Insigne ha portato subito in vantaggio il Napoli, che avrebbe potuto segnare parecchi gol e ha fatto esordire Malcuit. Nella ripresa Milik (doppietta) ha consolidato il risultato. Ma chi aveva dubbi sulla vittoria della squadra di Ancelotti? Insomma Juve e Napoli arriveranno in salute, al redde rationem, cioe’ alla resa dei conti dello Stadium. Vedremo dal posticipo Spal-Sassuolo se i neroverdi sapranno tenersi alla spalle delle prime due. La Lazio e’ intanto terza: alla Dacia Arena si e’ presentata con parecchi titolari in panchina (Immobile, Milinkovic, Leiva, Marusic), l’Udinese ha schierato Lasagna dall’inizio. Dopo un primo tempo d’attesa, la Lazio nella ripresa e’ andata a vincere prima con un gol di Acerbi e poi con un capolavoro di Correa. Il prodezza in acrobazia di Nutytinck ha riacceso le speranze dei friulani, che non sono riusciti comunque a pareggiare, grazie anche alle parate di Strakosha. E’ maturata cosi’ la quarta vittoria di fila dei biancocelesti che hanno recuperato il tempo perduto inizialmente. La vittoria dell’Inter sulla Fiorentina, con il rigore “di polpastrello” segnato da Icardi (primo gol in campionato, undicesimo ai viola) ha forse segnato il rilancio della squadra di Spalletti verso le alte sfere della classifica. Diciamo forse perche’ con i nerazzurri non vi sono mai certezze. L’Inter ha dovuto fronteggiare l’impetuoso assalto dei ragazzi di Pioli, con Chiesa su tutti: i viola hanno colpito un palo, hanno creato diverse occasioni, tanto gioco. Il k.o. non e’ stato digerito. Al centro delle discussioni quel rigore che Mazzoleni non aveva visto, ma poi lo schermo gli ha “suggerito” di dare. Un rigore decisivo, su cui la Fiorentina ha avuto da ridire. La Roma si e’ permessa una bella vittoria, alla vigilia del derby: gol a gogo’ contro un Frosinone dalla difesa colabrodo (16 gol subiti), nonostante l’assenza di Dzeko. Troppo fragile la squadra di Longo, quindi giudizio in sospeso sui giallorossi, che hanno superato comunque il momento difficile. Piatek ha segnato il sesto gol del suo straordinario inizio di stagione al Chievo e il Genoa (una gara in meno) ha risalito la classifica. Ha anche colpito un palo, il polacco. Pandev ha assicurato i tre punti alla squadra rossoblù, poi non ha gradito la sostituzione prendendo a calci tutto cio’ che gli e’ capitato a tiro. Due zero a zero. Atalanta e Torino si sono fronteggiati all’insegna dell’equilibrio. Del resto, sia Gasperini che Mazzarri sono alla ricerca della miglior condizione delle loro squadre. Sirigu ha fatto qualche parata decisiva nel finale. Cagliari e Sampdoria non e’ stata arricchita dai gol, ma dai legni. I sardi sono andati vicini al gol con Fares (palo), anche Defrel e Linetty hanno colto la traversa. Clamorosa quella del francese da due passi. Nel recupero Cragno ha parato un rigore a Kownacki. Insomma, un turno infrasettimanale con molti risultati scontati e la classifica non ha subito scossoni, in attesa delle due partite del giovedì. Nei posticipi, il Milan (due partite in meno) giochera’ a Empoli e non sara’ una trasferta facile. Gattuso si e’ lamentato dell’incapacita’ dei suoi di affrontare i secondi tempi con la stessa intensita’ del primo. I toscani hanno gioco e voglia di far bene. Rossoneri senza Caldara, nella squadra di casa indisponibili Acquah, Antonelli e Pasqual. Arbitrera’ Fabbri. Si giochera’ pure Spai-Sassuolo, un derby emiliano d’alta classifica: ferraresi e sassuolesi hanno cominciato benissimo e la classifica li premia. Tutti in salute, solo scelte tecniche. Arbitro Abbattista. Nel week-end, lo scontro fra Juve e Napoli che potrebbe dare un primo giudizio sulla piega che prendera' a breve il campionato. Il derby capitolino potra’ invece decidere della sorte di Di Francesco, nonostante il successo sul Frosinone. Gia’ siamo alle prime panchine che traballano. Gia’ qualcuno (l’Inzaghi laziale) si e’ curato in salute, lasciando alcuni titolari in panchina, all’inizio. Pensava al derby ?
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