Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha sottoscritto in Prefettura a Cosenza due importanti protocolli di legalità finalizzati alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori per la realizzazione della Metrotranvia Cosenza-Rende-Unical e anche per i lavori che riguardano la strada Mirto Crosia-Longobucco.
“I protocolli di legalità che abbiamo sottoscritto questa mattina -ha detto Oliverio- riguardano due opere importanti: la metrotranvia Cosenza-Rende-Unical, un investimento di 160 milioni di euro i cui lavori sono stati consegnati proprio qualche giorno fa e che riguarda la sistemazione e l’ammodernamento della mobilità all’interno dell’area urbana cosentina. Abbiamo chiesto all’impresa appaltatrice un cronoprogramma dei lavori perchè si definiscano, attraverso di esso, tempi certi e, soprattutto, si recuperi un ritardo di due anni che poteva essere evitato.
La seconda opera riguarda un’altra infrastruttura, la Longobucco-Mare, che collega una parte molto importante delle aree interne, la Sila greca con la Costa jonica, e prevede un investimento di 17 milioni di euro. Un’opera attesa da anni e sulla quale abbiamo impegnato tutte le nostre energie affinchè non rimanesse solo un annuncio, una nuova cattedrale nel deserto. I lavori sono già iniziati e, anche in questo caso, bisognerà procedere spediti per arrivare al traguardo finale”.
“I protocolli di legalità che abbiamo sottoscritto stamani -ha sottolineato Oliverio- servono a definire il quadro all’interno del quale i lavori devono essere eseguiti, il rispetto delle regole entro le quali bisogna muoversi per fare in modo che la legalità sia il faro, la bussola di enti, imprese, sindacati e istituzioni soprattutto in fase di realizzazione delle stesse. La nostra, e non solo la nostra, è una regione difficile in cui la presenza criminale opera e si fa sentire pesantemente.
Attraverso questi protocolli si indicano i capitoli fondamentali a cui bisogna prestare particolare attenzione. Mi riferisco ai subappalti, alle forniture dei materiali, alla gestione e al governo della manodopera. Spesso, troppo spesso, quello che non entra dalla porta principale per quanto riguarda gli appalti in termini di condizionamento della criminalità, entra poi dalle finestre e dalle porte di servizio. L’obiettivo, quindi, è stringere le maglie perché si riducano al massimo gli spazi entro i quali la criminalità organizzata possa esercitare condizionamenti ed interferenze”.
“E’ chiaro -ha aggiunto Oliverio- che questi sono strumenti importanti ma non sufficienti e devono essere assunti da parte delle imprese e delle istituzioni come impegno morale, prima ancora che legale, perchè qualsiasi condizionamento, qualunque tentativo di ricatto possa non trovare le imprese in una condizione di difficoltà e solitudine che le potrebbe portare più facilmente a cedere alle pressioni criminali. Io credo, invece, che qualora dovessero verificarsi queste condizioni, bisogna immediatamente rivolgersi agli organi competenti, agli organi dello Stato, alla magistratura e alle forze dell’ordine perché, tutti insieme, si possa fare fronte comune e si spezzi sul nascere qualsiasi tentativo di condizionamento. Questo è il senso della sottoscrizione odierna dei protocolli di legalità”.
Al termine del suo breve intervento il Presidente della Giunta regionale ha voluto rivolgere “un saluto e un ringraziamento alla magistratura e alle forze dell’ordine che svolgono un lavoro prezioso, carico anche di tanti sacrifici, grazie al quale sono stati inflitti in questi anni importanti colpi alle organizzazioni criminali”.