“Con la riforma regionale recentemente avviata, i piani di assestamento forestale saranno il vero cambio di passo della Regione Basilicata per la forestazione. Entro settembre prevediamo di fare uscire il Bando della misura 16.8. Istituzione immediata di un tavolo di lavoro con tutti i portatori di interesse del comparto per rendere moderna e attuale, nel rispetto del nuovo dettato nazionale, la modifica della Legge 42/98 già avviata. Ulteriori risorse economiche per la misura 8.5, riorganizzazione delle competenze e delle funzioni delle ex aree programma sul tema delle autorizzazioni al taglio boschi, predisporre i pagamenti Paf in corso di approvazione. Questi i prossimi impegni della politica forestale regionale”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, intervenendo al workshop tenutosi a Matera sul “Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali” che la Direzione Generale delle Foreste del Mipaaft in collaborazione con il Crea-Pb, sede per la Basilicata, ha organizzato nell’ambito delle attività promosse dalla Rete Rurale Nazionale, con il contributo del Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali dell’Unibas, la Federazione regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Basilicata (Fedap), a cui hanno partecipato le istituzioni, il mondo della ricerca e dell’Università, le associazioni, i tecnici e gli imprenditori della Basilicata.
“L’impegno inderogabile che prendiamo con l’Ufficio Foreste – ha proseguito Braia – diretto da Giuseppe Eligiato è quello di emettere entro settembre il bando della misura 16.8 del Psr Basilicata con cui renderemo disponibili oltre 3 milioni di euro alle amministrazioni e ai privati, per poter dare vigore al comparto con la collaborazione degli agronomi forestali e una azione capillare sul territorio per rinnovare la pianificazione forestale dentro questo quadro nuovo della norma nazionale in cui potrà trovare una nuova strada, che diventa la sfida per tutti, premiando chi sarà capace di fare una pianificazione più ampia e vissuta in modalità collegiale e aggregativa.
Stiamo inoltre lavorando per allocare ulteriori risorse economiche sulla misura 8.5 e per mantenere gli impegni presi, recuperando la finanza per pagare i vecchi piani di assestamento forestale, per la parte pubblica che consente ai comuni di poter onorare i contributi ancora non erogati.
Il comparto beneficia, sempre grazie al Psr con la Misura 16.1 di risorse per portare avanti progetti di ricerca proprio sul tema del miglioramento forestale. Dobbiamo lavorare per rendere disponibile una carta forestale regionale, partendo dall’inventario dell’esistente, in modo da investire sempre le risorse economiche adeguate e in prospettiva”.
“Dopo aver dato garanzie alle famiglie che lavorano nel comparto forestale regionale, dal prossimo anno – continua Braia – ci deve essere una scommessa politica aggiuntiva relativa anche alla componente di bilancio dedicata, che guardi soprattutto alla definizione di una strategia nuova che possa essere realmente molto positiva in maniera diretta o indiretta per tutta la comunità di Basilicata.
In una ritrovata corresponsabilità nella gestione della materia forestale e con una forte presa d’atto della politica, recuperiamo un ragionamento molto ampio a partire dal workshop, che era già presente nella nostra visione di gestione della forestazione a cui intendiamo far seguire la concreta operatività, dando un segno di cambiamento concreto e operativo a una gestione unificata che sicuramente ha bisogno ancora di un tempo per definire compiutamente le strategie progettuali e organizzative e che potrà esistere proprio nel quadro di sviluppo che ha importanti ricadute sociali, occupazionali, economiche su cui stiamo continuando a investire.
Il Testo unico delle foreste e delle filiere forestali è uno strumento unico e atteso da tempo per dare un nuovo ordinamento al comparto stringendo un forte legame con l’ambiente, la salvaguardia del territorio, il paesaggio e la base produttiva delle filiere forestali e della multifunzionalità che impatta fortemente il comparto agricolo e quello zootecnico, soprattutto in Basilicata”.
“Il Tuff – prosegue Braia – ci consente di vivere una moderna visione del bosco finalmente in maniera compiuta e complessiva, con regole chiare che devono essere rispettate da tutti, ognuno per le proprie competenze, a partire dalle regioni che dovranno adeguare la propria normativa, ed è proprio quello il compito che ci assegniamo, politicamente e in ottica di programmazione delle prossime azioni da mettere in campo per il comparto regionale.
E’ evidente – conclude Braia – che l’interesse del comparto è oggi plurisettoriale, pluridisciplinare e intersettoriale, è proprio su questo che ci giochiamo la partita della strategia di sviluppo del patrimonio forestale regionale che non è mai stata compiuta definitivamente e che riguarda oltre 350mila ettari di foresta in cui investono una pluralità di interessi imprenditoriali, occupazionali, sociali, ambientali ed economici, in una dinamica in cui lavorano 5000 famiglie. In Basilicata l’utilizzo del patrimonio forestale impatta sulla componente agricola per decine di migliaia di ettari ed ha un interesse concreto con la componente zootecnica che rende habitat privilegiato per l’allevamento delle podoliche al pascolo, ad esempio”.