TAPPA E MAGLIA, SIMON YATES DOMINA ALLA VUELTA

Simon Yates torna a indossare la maglia rossa di leader della 73esima Vuelta a Espana. Lo fa a modo suo, dando una lezione di tattica ai più immediati rivali e conquistando in solitaria la 14esima tappa, la Cistierna-Les Praeres (Nava) di 171 chilometri, altro test probante sulla strada verso Madrid. Il suo è un colpo doppio che gli porta in dote, oltre il primato, la certezza di essere l’uomo da battere. “Oggi mi sono meritato questa maglia, è stato un finale brutale ed ho sfruttato al meglio il momento in cui partire”, spiega il britannico della Mitchelton-Scott, già in rosa al Giro d’Italia e al suo settimo successo nel 2018, il 13esimo in carriera ed il secondo alla Vuelta. Non prende il via Dylan Van Baarle, l’olandese del Team Sky che aveva travolto uno spettatore al termine della 12esima frazione. Dopo qualche tentativo, si forma la fuga a sei, composta da Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Brent Bookwalter, Nicolas Roche (Bmc), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Michael Woods (Education First-Drapac) e Michal Kwiatkowski (Team Sky), già leader della generale per tre giorni e che, dopo un po’, perde un altro gregario, Pavel Sivakov, costretto al ritiro. Sul Puerto de San Isidro i battistrada hanno oltre 3′ di vantaggio dal gruppo, tirato da Cofidis e Movistar. Stesso gap sull’Alto de la Colladona, De Gendt fa suo anche l’Alto de la Mozqueta ma la vera notizia, per i tifosi italiani, è vedere Vincenzo Nibali in testa al gruppo a tirare. Kwiatkowski, Bookwalter e Roche rimangono al comando ai -35 ma il forcing del siciliano della Bahrain-Merida serve, oltre a ridurre le distanze dal trio di testa, anche a ‘selezionare’ il plotone dei migliori. La maglia rossa Jesus Herrada, ad esempio, va in crisi nera sotto i colpi dello ‘Squalo’, che si stacca a 8,5 chilometri dal traguardo. Ed è qui che la corsa deflagra. Kwiatkowski resta tutto solo a tagliare il vento ma ai 5000 dall’approdo viene ripreso. Si muove l’olandese Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), il murciano Alejandro Valverde (Movistar) lo marca da vicino, il suo compagno di squadra, il colombiano Nairo Quintana, sembra avere le gambe giuste per la rasoiata finale. Simon Yates, invece, studia la situazione e a 700 metri dalla meta se ne va di potenza, facendo festa da campione di razza. L’altro colombiano Miguel Angel Lopez (Astana) chiude secondo a 2″, Valverde è terzo con lo stesso distacco, Fabio Aru (Uae Emirates) tiene bene ed è decimo a 39″. In classifica, Yates, gemello di Adam, vanta 20″ su Valverde e 25″ su Quintana: tutto è ancora aperto. Anche perché domani si conclude il trittico in alta montagna con la Ribera de Arriba-Lagos de Covadonga. Centenarios 2018 di 178,2 chilometri. Spazio per attaccare e fare la differenza esiste: lo show entra proprio adesso nel vivo.
(ITALPRESS).

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