TRIA “NON SIAMO IL MALATO D’EUROPA”

“L’Italia non e’ fragile, non è il malato d’Europa. Il governo ha ribadito più volte che le riforme verranno portate avanti nell’ambito dell’equilibrio dei conti pubblici e a fine mese, quando questo impegno diventerà un fatto con la Nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà”. Ad affermarlo è il ministro dell’economia, Giovanni Tria, in una  intervista a Repubblica.

“Fitch, proprio come ha fatto Moody’s, rinvia il giudizio in attesa di vedere i programmi approvati – aggiunge Tria -. Il governo ha già ripetuto più volte che la stabilità di bilancio verrà rispettata, nelle prossime settimane con la Nota di aggiornamento del Def quelle intenzioni si tradurranno in azioni, e allora lo spread scenderà. La discontinuità del governo non si vede dal livello del deficit, ma dal contenuto delle politiche, proprio come una famiglia si giudica da come usa le proprie risorse”.

“L’intervento della Bce – aggiunge Tria – non era un supporto al debito italiano, ma alle dinamiche di trasmissione monetaria dell’area euro. L’acquisto di titoli ha riguardato in modo proporzionale tutti i Paesi, e quando cesserà subiremo un contraccolpo come gli altri, con la differenza che da noi la crescita è meno forte”. 

 

 

 

 

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