Quando c’è un appuntamento con la cronometro, breve o lunga che sia, individuale o di squadra, il nome da spendere è sempre lo stesso: Rohan Dennis. Così come lo scorso anno, il 28enne specialista australiano della Bmc, che quest’anno si è imposto nella crono del Giro a Rovereto, ha rispettato il pronostico, indossando la maglia rossa di primo leader della Vuelta a Espana numero 73. Campione nazionale della specialità, Dennis ha dominato la scena sul percorso di otto chilometri allestito sulle strade di Malaga, vincendo il prologo con il tempo di 9’40”. Alle sue spalle, il polacco della Sky Michal Kwiatkowski, distanziato di 6″, ed il belga Victor Campenaerts (Lotto-Soudal), sul gradino più basso del podio a 7″. “Il tempo di Kwiatkowski mi ha messo addosso tanta pressione – spiega a fine gara Dennis, al suo sesto centro stagionale (compresa la cronosquadre alla Tirreno-Adriatico) – Ho messo tutto quello che avevo per arrivare alla vittoria. Vincere in un Grande Giro è sempre una bellissima sensazione, ma non vi è mai nulla di scontato”. Il migliore degli italiani è Alessandro De Marchi (Bmc), sesto a 21″, mentre Fabio Felline (Trek-Segafredo) è 12esimo a 22″. Detto della controprestazione dell’altro ‘aussie’ Richie Porte (Bmc), alle prese con una gastroenterite dallo scorso giovedì, si difende con le unghie Vincenzo Nibali. Il campione messinese della Bahrain-Merida, al suo rientro dopo la riabilitazione lampo in seguito alla frattura alla vertebra riportata nell’incidente al Tour de France, parte per ultimo con il dorsale numero 1 (il campione uscente, Cris Froome, è assente) e termina la sua performance in 64esima posizione, a 40″ dal vincitore. Uno scarto che condivide assieme allo scalatore francese Thibaut Pinot (Groupama-Fdj) e al britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott), gemello di quel Simon che ha vestito a lungo la maglia rosa all’ultimo Giro (con tre tappe all’attivo) e che si è presentato alla Vuelta con il 30esimo tempo nel prologo (+0″29). Si salva anche Fabio Aru (Uae Emirates), 59esimo a 39″ da Dennis. Alla Grande Partenza di Malaga c’era anche Marco Scarponi, fratello dello sfortunato Michele, che ha abbracciato tanti corridori (in primis Nibali) e portato il messaggio della sicurezza stradale, la ‘mission’ della Fondazione Scarponi. Domani, domenica, si disputa la seconda frazione, la prima in linea, della corsa iberica del WorldTour, la Marbella-Caminito del Ray di 163,5 chilometri. Tracciato mosso e impegnativo, con un arrivo già in leggera ascesa. I velocisti, con in testa il campione italiano Elia Viviani, potrebbero abdicare in attesa di traguardi più congeniali.
(ITALPRESS).
DENNIS SUBITO IN MAGLIA ROSSA ALLA 73^ VUELTA
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