L’atmosfera a Melpignano è bollente. Dalle prime ore del pomeriggio il popolo dei ‘tarantati’ ha raggiunto il cuore del centro storico della città che dal 1998 accoglie il Concertone de La Notte della Taranta. La festa nel piazzale antistante l’ex convento degli Agostiniani inizia sempre ore prima. Il battito dei tamburelli scandisce il ballo delle ronde che giovani e meno giovani creano per le vie della città. Processioni di gente venuta da ogni dove raggiungono il cuore dell’evento, senza fretta. Perché questa sarà la notte più lunga dell’estate Salentina.
Per un giorno intero Melpignano non ha orari e la gente del posto spalanca le porte di casa come segno di accoglienza. Anche gli anziani dimostrano grande pazienza, comprendono che ormai la taranta è di tutti e come tale va condivisa e capita.
Il Concertone inizia alle 22.30, con un minuto di silenzio dedicato alle vittime del crollo del ponte di Genova e ad Amatrice, segnata due anni fa, dal terremoto. Ma è già il preconcertone a scaldare gli animi. Dalle 18.30 sul palco si alternano diversi artisti: Piccola Ronda, Gran Bal Dub di Sergio Berardo e Maraski, Danilo Di Paolo – Nicola e i Solisti dell’Orchestra popolare del Saltarello, Daniele Sepe in Capitan Capito e i fratelli della Costa, Ragnarock. Il popolo cresce di ora in ora fino a raggiungere numeri importanti: oltre 150 mila spettatori sono attesi qui a Melpignano.
Il palco è imponente, giusto per accogliere tutta l’Orchestra popolare che conta venti componenti, le voci e i musicisti con i loro strumenti (tamburelli, corde, mantici, batteria, basso, percussioni, fiati e violino). E poi ci sono gli artisti ospiti che si esibiranno e i venti ballerini del corpo di ballo.
Al centro del palco campeggia, in tutto il suo splendore, la gigantesca luminaria realizzata dai maestri artigiani Mariano Light. Una struttura che richiama il sole del Salento, ma anche i rosoni delle chiese, i tamburelli, insomma il “paesaggio” di questa terra, tema scelto per l’edizione 2018.
L’ex convento degli Agostiniani fa da sfondo a tutto l’evento, è il luogo simbolo della festa. Durante il tramonto la pietra assorbe il colore rosso del sole e si illumina. Il prato che lo circonda accoglie uomini, donne e bambini che, in attesa, ballano, cantano, giocano. È questa la magia che si rinnova ogni anno e che rafforza un legame profondo con questa terra.
“La Notte della Taranta è la migliore espressione della vocazione turistica del Salento, un esempio illuminante del connubio fra la valorizzazione di un’importante tradizione culturale e il conseguente sviluppo turistico ed economico del territorio – spiega Francesco Guido, direttore regionale per il Sud di Intesa Sanpaolo e direttore generale del Banco di Napoli -. Il sostegno che Intesa Sanpaolo, unitamente al Banco di Napoli che ne è parte integrante, ha accordato a questa iniziativa è strategico sia con il suo ruolo di motore di crescita del territorio, sia con la volontà di rappresentare un riferimento stabile anche in termini socio-culturali”.
“È su questi presupposti – sottolinea Guido – che il Gruppo ha altresì voluto realizzare iniziative ad hoc presso le proprie filiali, per estendere ancor più capillarmente sul territorio il richiamo del Festival, nonché attivare una raccolta fondi a sostegno di un importante progetto con il quale la Onlus ‘Per un sorriso in più’ intende far sì che l’ospedale ‘Fazzi’ di Lecce possa essere sempre più all’avanguardia nel campo dell’Oncoematologia Pediatrica: una iniziativa solidale affinché la nostra collaborazione con la Fondazione La Notte della Taranta costituisca un segno tangibile anche per chi è in situazioni di difficoltà”.
Il convento degli Agostiniani di Melpignano, luogo simbolo del Concertone finale, è stato inserito tra i siti del censimento nazionale “I Luoghi del Cuore” promosso dal Fai. Con la possibilità che lo stesso – se risulterà tra i più votati – potrà usufruire di appositi fondi per le necessarie ristrutturazione. “I Luoghi del Cuore” è un progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo a testimonianza dell’attenzione che il Gruppo rivolge al territorio, sottolineano dall’Istituto di credito.
Pian piano a Melpignano arriva la sera e l’atmosfera si scalda sempre più. A guidare il Concertone è di nuovo una donna, Andrea Mirò, artista eclettica come pochissimi in Italia. La curiosità è tanta. Soprattutto c’è grande entusiasmo per la presenza tra gli ospiti di Lp, la cantautrice italoamericana che ha conquistato il mondo con Lost on You. Brano che verrà riproposto a ritmo di pizzica. Insieme a lei si alterneranno Clementino, Enzo Gragnaniello, James Senese, Yilian Canizares, Dhoad Gypsies, Apres La Classe e amino De Santis.