CROLLO PONTE, SCONTRO GOVERNO-ATLANTIA

È di 38 morti, tra i quali tre bambini, e 15 feriti, di cui 5 gravi, il bilancio ancora provvisorio del crollo di un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sulla A10 a Genova, avvenuto il 14 agosto. Proseguono le ricerche da parte dei vigili del fuoco, mentre le persone sfollate sono circa 600 e sono in corso verifiche sul rischio di crollo della restante parte del ponte.

Il 15 agosto in prefettura a Genova si è svolto un Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte, che si è recato sul luogo del disastro insieme, tra gli altri, ai vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini e al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Il Cdm ha dichiarato lo stato d’emergenza e stanziato la somma di cinque milioni di euro da destinare “ai primi interventi e all’avvio delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e degli interventi più urgenti”.

“Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale, dobbiamo ancora individuare il giorno, che coinciderà con la giornata della cerimonia funebre delle persone defunte”, ha annunciato Conte nel corso di una conferenza stampa dopo la riunione del governo.

“E’ importante rimuovere il prima possibile le macerie”, ha spiegato il premier, per il quale “serve un piano di monitoraggio di tutte le infrastrutture, più efficace e puntuale. Dobbiamo assicurare alla popolazione massima tranquillità negli spostamenti”.

Conte ha parlato di “tragedia inaccettabile nella società moderna” e ha annunciato: “Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade”.

“La magistratura farà le verifiche con la sua inchiesta, ma noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia penale”, ha sottolineato il premier, che ha poi aggiunto: “Il governo, nell’atto di disporre nuove concessioni, sarà molto più rigoroso nella valutazione delle clausole”.

Le repliche di Atlantia e Autostrade per l’Italia

L’annuncio dell’avvio di una procedura finalizzata alla revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia “è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica  alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell’accaduto”. Lo afferma Atlantia Spa in una nota.

“Pur considerando che anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione – secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate – spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione – prosegue Atlantia -, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili,  le modalità di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della Società. Atlantia pertanto continuerà a supportare la controllata Autostrade per l’Italia nelle interlocuzioni con le Istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato”.

Autostrade per l’Italia dal canto suo si dichiara “fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi”. “E’ una fiducia che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali – prosegue la società -. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo. Autostrade per l’Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo”, conclude la nota.

Autostrade per l’Italia aveva già precisato che il viadotto crollato “era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche. Inoltre le strutture tecniche preposte si sono avvalse, per valutare lo stato di manutenzione del viadotto e l’efficacia dei sistemi di controllo adottati, di società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni sulla base delle migliori best practices internazionali”.

“Gli esiti delle attività di monitoraggio e delle attività di verifica svolte dagli autorevoli soggetti esterni hanno sempre fornito alle strutture tecniche della società adeguate rassicurazioni sullo stato dell’infrastruttura – sottolinea la società -. Questi stessi esiti sono stati utilizzati come base per la progettazione degli interventi di manutenzione sul viadotto approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti secondo le norme di legge e le previsioni della Convenzione. Le strutture tecniche di Autostrade per l’Italia stanno fornendo alle istituzioni competenti tutto il supporto necessario per l’accertamento delle cause del tragico evento e per il ripristino dell’autostrada nei tempi più rapidi possibili. La società rinnova il cordoglio più sentito per le vittime e la profonda vicinanza ai loro familiari”.

 

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