“Ecco i pilastri della nuova legge elettorale che fanno diventare questa legislatura costituente: nel momento più difficile, il Partito democratico e la maggioranza si compattano e con coraggio e determinazione lanciano la sfida del cambiamento reale”. Lo ha detto in una dichiarazione l’assessore regionale alle Politiche agricole, Luca Braia, secondo il quale “il prossimo consiglio regionale, dopo che si è abolito il listino dicendo quindi no ai nominati, avrà maggiore legittimazione popolare e democrazia rappresentativa”. L’assessore ha ricordato che “si avvia alla chiusura una legislatura che, oltre alle riforme e alla ripresa economica, farà registrare, sotto il profilo istituzionale, l’approvazione dopo 40 anni di un nuovo statuto e della legge elettorale e il raggiungimento dell’obiettivo, da tutta la comunità auspicato, del contenimento dei costi della politica, del taglio di vitalizi e stipendio ad assessori e consiglieri regionali. Sono certo – ha aggiunto Braia – che il governatore Pittella che ha iniziato l’iter con i tre presidenti del consiglio succedutisi in questa legislatura avrebbe condiviso con noi questi passaggi fondamentali”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Secondo l’assessore “si conclude finalmente un percorso lungo, con il raggiungimento di uno tra i più importanti obiettivi della legislatura, segno di maturità, ritrovata responsabilità e credibilità di una classe che vuole definirsi dirigente e che soprattutto, supera i tatticismi di opposizioni, quasi tutte assenti, le convenienze personali e, con ritrovato orgoglio e capacità di visione, libera il campo dai dubbi e dalle incertezze e lancia con i fatti la sfida del cambiamento vero”. L’assessore Braia ha ringraziato “tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo obiettivo compreso le opposizioni responsabili come quella rappresentata, da Michele Napoli che ha voluto contribuire, sino all’ultimo giorno, a discutere e migliorare un provvedimento che non serve ad una parte ma che invece deve poter garantire tutti. Governabilità e riequilibrio territoriale della rappresentanza – ha proseguito – sono altri due aspetti importanti della nuova legge elettorale. Premio di maggioranza e voto congiunto sono coraggiosi elementi di coerenza, chiarezza e di trasparenza verso i cittadini, introdotti nella convinzione che dietro un programma elettorale devono esserci candidati consiglieri e presidenti che lavorano e si spendono all’unisono, che sostengono un presidente in campagna elettorale e nel governo”.
“Un passo in avanti importante – ha continuato Braia – è stato fatto anche verso un riequilibrio territoriale della rappresentanza tra Matera e Potenza per la quale è stato introdotto un limite invalicabile, al netto del presidente eletto, di 13 per la provincia di Potenza e 7 per quella di Matera, numeri calcolati sulla base dei residenti risultanti dall’ultimo censimento Istat. L’unico rammarico di questa importantissima giornata – ha detto ancora – sono le assenze registrate al dibattito del Movimento 5 Stelle e, tranne Michele Napoli, di tutte le opposizioni (Romaniello e Benedetto) che hanno ancora una volta perso l’occasione di far sentire la propria posizione, anche se critica, nel dibattito consiliare. L’assenza del Partito Socialista, partito di maggioranza e dentro il governo regionale, invece credo meriti una riflessione puntuale e rigorosa che immediatamente dovremmo fare, perché se si fa parte di un governo si può essere distinti ma mai cosi distanti o addirittura assenti , da poter inficiare provvedimenti di questa portata, ne va di mezzo la fiducia e la credibilità, elementi fondamentali e ineludibili dello stare insieme nell’immediato e per il futuro”.