La Ducati fa subito la voce grossa, Marc Marquez prova a rispondere mentre le Yamaha annaspano e la pioggia del pomeriggio non è di grande aiuto. Al RedBull Ring di Spielberg si riparte dal podio di Brno, con le due Desmosedici che, come nelle previsioni, dimostrano di essere perfettamente a loro agio sulla pista austriaca. Andrea Dovizioso, reduce dal successo di domenica e con alle spalle un secondo posto e una vittoria negli ultimi due anni su questo tracciato, al mattino va più forte di tutti: 1’23″830 il crono firmato dal forlivese, che dà più di due decimi al compagno di squadra Jorge Lorenzo e quasi mezzo secondo a Danilo Petrucci, che con la Ducati del team Pramac completa la tripletta. Il divario fra le moto di Borgo Panicale e le altre è netto e lo stesso Marc Marquez fatica a rimanere vicino, facendo segnare il quarto crono ma a 581 millesimi da Dovizioso. Il Cabroncito, però, si esalta sul bagnato. Sul finire delle seconde libere della Moto3, infatti, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia e da lì al diluvio è un amen, tanto che la classe regina è costretta ad aspettare una ventina di minuti prima di poter andare in pista. E quello che va più forte è Marquez, forse l’unico in grado di potersi opporre allo strapotere Ducati anche perchè domani c’è la forte possibilità che ci si giochi la pole sotto l’acqua. “Ma anche sul bagnato siamo andati molto bene – commenta Dovizioso – C’era molto grip, abbiamo usato tutti le morbide e la moto ha funzionato benissimo, non abbiamo spinto solo per non prendere rischi”.
Dovizioso non si sbilancia “ma se guardiamo al primo turno, siamo noi tre con un passo già veloce – il riferimento alle tre Desmosedici – Qualifiche con la pioggia? Sull’acqua è sempre complicato ma il feeling è buono e con le morbide si può forzare tanto”. Un po’ più prudente Danilo Petrucci, pure lui soddisfatto di queste due sessioni (“siamo andati abbastanza bene sul bagnato e sull’asciutto”) ma preoccupato da Marquez che “va forte in entrambi i casi”. Ben altri problemi per la Yamaha. Le previsioni pessimistiche di Valentino Rossi erano fondate, tanto che il Dottore finisce fuori dalla Top Ten al mattino e dovrà giocarsi domani, nelle terze libere, l’accesso diretto in Q2. Rossi gira più lento di un secondo rispetto a Dovizioso, Vinales fa poco meglio e anche Zarco, pur piazzandosi davanti ai due piloti ufficiali con la M1 della Monster Tech3, è lontano. “C’è tanto da lavorare, speriamo che domani si corra sull’asciutto”, l’auspicio di Vinales.
La Moto3 è stata l’unica a evitare la pioggia al pomeriggio: il più veloce è a sorpresa Jaume Masia davanti a Marco Bezzecchi, dalla prossima stagione in Moto2 alla Tech3 che passerà ai prototipi Ktm. Nella classe di mezzo, invece, miglior crono di giornata per Bagnaia davanti a Baldassarri.
(ITALPRESS).