SALA COMMEMORA STRAGE PIAZZALE LORETO

“Si sono verificati fatti gravi in giro, ma invito soprattutto a non tollerare la malcelata accettazione di quei segni che portano a ricordare in un modo che non è quello giusto il periodo fascista. Quando senti trattare la legge Mancino come un orpello, penso che Milano si debba ribellare e che lo debba fare nel modo di Milano, ossia nell’esserci”.

Lo ha detto il sindaco di  Milano Giuseppe Sala nel corso del suo intervento alla commemorazione della strage di piazzale Loreto quando, il 10 agosto del 1944, 15 partigiani furono fucilati da un plotone d’esecuzione repubblichino come rappresaglia per un attentato
dinamitardo in viale Abruzzi. Rivolgendosi alla piccola folla di rappresentanti delle amministrazioni comunali e regionali e ai membri dell’Anpi, Sala ha sottolineato “che non penso sia indispensabile essere o sentirsi la maggioranza per far vincere le proprie idee. Ma serve avere la volonta’ di essere degni eredi di questa citta’ e di questi 15 cittadini. Noi ci siamo, tanti o pochi, e ci saremo” ha detto il sindaco, concludendo con un “viva l’Italia, viva la resistenza”.

 

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