E’ mancato l’acuto, ovvero la medaglia d’oro, ma sono arrivate, dalla vasca di Glasgow, altre quattro medaglie per i portacolori azzurri nei Campionati Europei di nuoto. Tre sono d’argento e portano la firma di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero, di Fabio Scozzoli nei 50 rana e di Ilaria Cusinato nei 200 misti. L’ultima è di bronzo, conquistata da Matteo Restivo nei 200 dorso. Quattro sorrisi, dunque, nella sei finali di questo pomeriggio. Fuori dal podio invece Federica Pellegrini, che ha chiuso i 100 stile libero in quinta posizione, e la staffetta 4×100 stile libero mista, terminata proprio ai piedi del podio, ovvero quarta. Buone notizie, poi, dalle semifinali con Andrea Vergani e Margherita Panziera sugli scudi rispettivamente nei 50 stile libero e nei 200 dorso.
Ad aprire le danze della sessione pomeridiana della penultima giornata di gare in Scozia è stata SuperGreg. Il romagnolo, argento nel 2012 a Debrecen e campione a Berlino 2014 e Londra 2016, nonché bronzo mondiale in carica alle spalle dell’assente Gabriele Detti, si conferma campione assoluto, che non cerca alibi e scuse ma che accetta sempre le sfide. L’atleta di Coopernuoto e Fiamme Oro chiude in 7’45″12, ottava prestazione personale di sempre, preceduto solo dall’ucraino Mykhaylo Romanchuk, già oro nei 400 e secondo nei 1500. Terza piazza per il campione europeo dei 1500, il tedesco Florian Wellbrock, domenica impegnato nella 25 km in acque libere.
“Sicuramente stavo meglio rispetto ai 1500, anche se in mattinata non sono stato molto bene. Ho nuotato un tempo siglato al Sette Colli sotto carico. Dispiace essere arrivato in questi condizioni a un evento così importante. Tutto sommato ne esco con la convinzione di aver dato sempre il massimo. Gli altri sono andati più forte di me ma con loro ci rivederemo il prossimo anno e poi a Tokyo”, ha detto il 23enne di Carpi, allenato al centro federale di Ostia da Morini. A seguire, sesto posto per un sempre più maturo Domenico Acerenza, tesserato per CC Napoli, ultimo arrivato al Centro Federale di Ostia, già quarto nei 1500. L’atleta di Potenza tocca con il personale di 7’51″64, togliendo oltre un secondo al 7’52″80 siglato in batteria e che aveva cancellato il 7’53″68 stampato al Sette Colli.
A ruota ha esultato l’esperto Scozzoli, che a 30 anni appena compiuti centra un argento super nei 50 rana, dietro solo all’extraterrestre e idolo di casa Adam Peaty, che vince in 26″09, unico assieme all’azzurro a rompere il muro dei 27″. Il trentenne di Lugo, ventisette medaglie tra Mondiali ed Europei, tesserato per Esercito e Imolanuoto, chiude in 26″79 (26″80 in semifinale, 27″04 in batteria) a sei centesimi dal record italiano che ha stabilito ad aprile agli assoluti di Riccione. “Sono il primo tra gli umani, si può dire così. Non sono arrivato qui in una condizione ottimale ma comunque buona: il tempo è sicuramente positivo. Sono felice: è stata la stagione del mio ritorno a certi livelli”, ha raccontato Scozzoli, allenato da Cesare Casella e oro continentale in corta a Copenhagen 2017.
La terza gioia è giunta grazie alla Cusinato, bravissima e quasi perfetta nei 200 metri misti. Per la veneta (Fiamme Oro Roma e Team Veneto) argento con il crono di 2’10″25, a un passo dalla medaglia d’oro, vinta dalla ungherese Katinka Hosszu, in 2’10″17. Bronzo per la svizzera Maria Ugolkova (2’10″83). “Devo ancora realizzare quanto accaduto. Non mi aspettavo di essere così avanti e ho pensato a un certo punto di gareggiare per l’oro. Non mi posso rimproverare alcunchè. Ho dato tutto: due argenti in questo Europeo sono un bel bottino”, ha detto la Cusinato, che si è classificata seconda anche nei 400 misti.
Il quarto e ultimo squillo azzuro porta poi la firma di Matteo Restivo, bronzo nei 200 metri dorso. L’atleta friulano (Carabinieri e Florentia Nuoto Club) ha fatto regiastrare il nuovo record italiano, 1’56″29. Settimo posto per l’altro italiano in gara, ovvero Luca Mencarini (Fiamme Oro Roma e CC Aniene) in 1’57″71. Oro per il russo Evgeny Rylov, in 1’53″36, argento per il polacco Radoslaw Kawecki, in 1’56″07. “Sono molto felice: è un sogno che si avvera. Non mi escono le parole, ciò è strano perchè in genere parlo un sacco. Dedico la medaglia al mio allenatore, una vera guida, un esempio”, ha detto Restivo al termine della finale odierna.
Nelle altre due finali nulla da fare per gli azzurri. Prima Federica Pellegrini nella finale dei 100 stile libero si è fermata al quinto posto. La 30enne di Spinea, tesserata per CC Aniene e seguita al Centro Federale di Verona da Matteo Giunta, nuota in 54″04 (26″19) per un quinto posto che in ottica Giochi di Tokyo 2020 vale molto. Sul podio le regine della specialità: oro alla svedese e campionessa in carica Sarah Sjoestroem in 52″93, argento all’olandese Femke Heemskerk in 53″23 e terza la francese Charlotte Bonnet in 53″35. “A livello europeo se riuscissi a nuotare sui 53 e mezzo si potrebbero ottenere ottime cose. Non mi aspettavo di migliorarmi rispetto alla semifinale (54″28) e sono molto felice di questo. Adesso parlerò con Giunta per impostare diversamente la preparazione, perchè dopo sei anni che sono con lui il mio fisico su certe cose comincia ad adattarsi e non reagisce più come prima”, ha spiegato la “Divina”.
Fuori dal podio anche la staffetta azzurra 4×100 stile libero. Crono complessivo di 3’24″94 per il team composto da Luca Dotto, Alessandro Miressi, Giada Galizi e dalla stessa Federica Pellegrini, che vale il quarto posto, alle spalle di Francia (oro), Olanda (argento) e Russia (bronzo).
Infine diverse buone notizie dalle semifinali, in vista delle ultime nove finali di domani. Prima Andrea Vergani nei 50 stile libero, chiude con il secondo tempo (21″37) che vale il record italiano. Il 21enne milanese, tesserato per Canottieri Vittorino da Feltre e allievo di Gianluca Caspani, demolisce il 21″64 siglato da Marco Orsi il 20 dicembre 2014 a Riccione e il primato personale di 21″70 nuotato agli Assoluti. “Domani sarà tutto differente. Ci sarà una tensione differente: basta un errore e tutto svanisce nei 50 stile libero. Il tempo era da fare in semifinale ed è venuto. Il mio prossimo obiettivo sarà migliorare questo crono: certamente non mi aspettavo un 21″ basso già adesso. E’ il mio primo campionato europeo: se dovesse arrivare il podio sarei contentissimo, altrimenti avrò altre occasioni”, ha detto Vergani. Eliminato invece Luca Dotto. Profumo di medaglia poi per Margherita Panziera, che accede alla finale dei 200 dorso con il miglior tempo. La primatista italiana, tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika, firma un 2’07″27 (1’02″62 ai 100) a undici centesimi dal record siglato al Sette Colli. “In finale devo fare la mia gara e sicuramente sarà una bella battaglia”, ha dichiarato la 23enne di Montebelluna.
Proseguono la loro corsa pure Arianna Castiglioni e Martina Carraro nei 50 rana e Piero Codia nei 100 farfalla. Fuori in quest’ultima gara Matteo Rivolta, come Ilaria Bianchi ed Elena Di Liddo nei 50 farfalla.
(ITALPRESS).
PALTRINIERI, SCOZZOLI E CUSINATO D’ARGENTO
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