“La nostra fragolicoltura, e l’economia regionale ad essa connessa, può tirare un sospiro di sollievo. Sciolto il nodo burocratico per il principio attivo necessario alla produzione di fragole di qualità, autorizzata deroga a 120 giorni dal Ministero della Sanità. Firmato oggi il decreto.”
Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali di regione Basilicata, Luca Braia.
“L’autorizzazione all’utilizzo della Cloropicrina – prosegue l’Assessore Braia – è indispensabile a mantenere sostenibili e competitive sul mercato le fragole italiane e soprattutto lucane, essendo la Basilicata la prima regione d’Italia per produzione, per gli enormi progressi fatti e gli altissimi livelli di specializzazione raggiunti. Il principio attivo è infatti essenziale per assicurare i livelli produttivi, la qualità e la difesa del terreno dai parassiti”.
“Dopo una mobilitazione che ci ha visto, come Regione Basilicata, consegnare una nota al Ministero della Salute e chiesto di approvare un Odg sul tema in Commissione Politiche Agricole – continua Braia – è stato espresso nei giorni scorsi il parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione in deroga per 120 giorni quale fumigante del terreno, con impiego prima della semina o trapianto, contro i parassiti del terreno, per le colture del pomodoro fino al 28 ottobre 2018, della fragola in vivaio fino al 29 dicembre 2018, della fragola in produzione fino al 28 settembre 2018 e delle erbe fresche fino al 15 settembre 2018
Come annunciato dal sottosegretario all’ Agricoltura Franco Manzato, la deroga di 120 giorni rilasciata dal Ministero della Salute per le fragole è strategica per la tutela dell’ortofrutta italiana, nei confronti soprattutto dei competitor in primis spagnoli”.
“Le più grandi aziende del comparto fragolicolo – prosegue Braia – si concentrano in particolare nella nostra regione oltre che nella vicina Campania, a partire dai marchi di prestigio quali il nostro Candonga, spesso identificato come brand della produzione fragolicola di Basilicata – che conta però anche sulle altre varietà di eccellenza – oramai da migliaia di consumatori in Italia e all’Estero. Si tratta di aziende di eccellenza del comparto ortofrutticolo lucano che danno lavoro tantissime famiglie soprattutto nel Metapontino. La nostra Basilicata vanta oltre 1000 ettari di fragole, un quarto del complessivo Italia, con 15 mila addetti impiegati e oltre 60 milioni di euro investiti, una produzione stimata di 40 mila tonnellate al 2017 e che nel complesso oggi cuba 100 milioni di euro di fatturato totale.
Non potevamo certo rimanere inattivi – conclude Braia – dopo l’allarme sul rischio tracollo lanciato da Francesco Nicodemo coordinatore del Comitato di Prodotto Fragola istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e da Carmela Suriano del Club Candonga, tra i più grandi produttori della nostra regione.
Al netto del risultato raggiunto, bisogna quindi costruire insieme al mondo ricerca una alternativa utile come auspicato dal Prof. Giulio Sarli del CNR IBBR, che il mondo produttivo possa essere in grado di utilizzare, attraverso strategie integrate o biologiche, pratiche agronomiche innovative”.