“E’ una giornata di lutto e di profonda riflessione. È una delle prime volte in cui questi lavoratori si organizzano, si aggregano e lottano per i propri diritti. È un fatto molto importante”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenendo questa mattina al corteo organizzato a San Severo (FG) da Usb, per dire no al caporalato. Due cortei (il secondo è previsto questo pomeriggio alle 18 a Foggia) per ricordare le sedici vittime dei due incidenti stradali avvenuti nelle campagne e protestare contro lo sfruttamento. “La prima arma contro il caporalato è il sindacato. Bisogna aggregare le persone, organizzarle – ha proseguito il Presidente Emiliano – e fare in modo che il singolo lavoratore, che da solo è troppo debole, per resistere stia insieme agli altri. Oggi non si sta raccogliendo il pomodoro in Capitanata e questo è un segno importantissimo”.
Secondo Emiliano “la seconda cosa che bisogna fare è consentire a queste persone che vengono chiamate da noi a lavorare di avere dove dormire, dove mangiare, dove poter essere identificati e curati, come succede in tutte le fabbriche o in tutti i luoghi di lavoro del mondo. Ed è per questo che la Regione Puglia da anni, senza l’aiuto di nessuno e pur non avendo una competenza diretta, lavora in questa direzione: abbiamo messo a disposizione delle imprese danaro per consentire il trasporto alternativo a quello dei caporali e abbiamo costruito le foresterie per i lavoratori in agricoltura. Ci siamo riusciti nel Salento, in provincia di Bari e a Taranto, qui abbiamo ancora delle difficoltà”.
“Ad Apricena e a San Severo stiamo ancora aspettando di poter realizzare i campi dove poter ospitare queste persone con la possibilità di un servizio mensa, di docce e di tutti quei servizi minimi indispensabili per un’accoglienza dignitosa e rispettosa, e soprattutto necessari a controllare la situazione, perché i caporali hanno più difficoltà a prelevare i lavoratori dai campi pubblici. Mi auguro che questa collaborazione che il Ministero dell’Interno ha promesso sia intelligente e ci consenta di dare a questo sciopero, che è di fondamentale importanza, il valore politico che merita”.
“Molte imprese da sempre lavorano nella legalità e nel rispetto dei lavoratori ma ce ne sono altre evidentemente – ha evidenziato il Presidente della Regione Puglia – che sono sotto il tallone delle organizzazioni criminali e che temono, nel caso in cui si servano del trasporto pubblico, di non trovare più i lavoratori. Bisogna, invece, sottrarre queste persone al racket del collocamento in agricoltura e ciò significa che lo Stato deve intervenire con grande forza. Sono due anni che la Regione Puglia, ripeto, pur non avendo competenze dirette, si è resa conto della gravità del problema e ha tentato di entrare in relazione con questi fratelli e sorelle che sono qui a lavorare per noi, ma senza l’aiuto dello Stato questa operazione è impossibile”.
“In questo momento – ha concluso Emiliano – ci sono più di diecimila lavoratori che provengono da altri Paesi che non hanno dove dormire e dove mangiare. È una cosa indegna, perché sporca anche la nostra agricoltura, l’immagine di chi chiama a lavorare le persone e poi non sa come gestirle. Il caporalato è un fenomeno che ritroviamo nella storia d’Italia, queste cose accadono anche in altre regioni e nessuno si lamenta a sufficienza. Si tratta di una battaglia di tutto il Paese e, naturalmente, anche della Puglia”.
Il presidente parteciperà anche al secondo corteo in programma a Foggia alle 18.00: dal Piazzale della Stazione partirà una grande manifestazione provinciale a tutela dei lavoratori in agricoltura. Corteo e interventi conclusi in Piazza Cesare Battisti. L’iniziativa è promossa da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil di Foggia. Adesione delle categorie regionali, di Cgil Cisl Uil di Puglia e Capitanata e di tantissime associazioni tra cui Arci, Acli, Libera, Caritas, Migrantes.