Potenziare la capacità produttiva del sito catanese di St Microelectronics grazie all’attività di ricerca: il progetto e’ stato presentato nel capoluogo etneo da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e dal sindaco Salvo Pogliese.
La St Microelectronics produce a livello mondiale semiconduttori utilizzati nel settore industriale e in quello dell’elettronica di consumo. Nello stabilimento della Zona Industriale di Catania, svolge attività di produzione e di manifattura avanzata per dispositivi a semiconduttori su substrati di silicio da 150 e 200 millimetri.
Il progetto di investimento, previsto dal Contratto di sviluppo, può contare su 191,4 milioni di euro complessivi, 37,8 milioni dei quali provenienti da Invitalia.
Alla firma del contratto hanno partecipato oltre a Pogliese, l’ad di Invitalia Domenico Arcuri, il presidente di St Microelectronics Italia Carlo Ferro, il rettore dell’Università Francesco Basile e i vertici del Cnr.
“Il contratto di sviluppo – ha spiegato Arcuri – è lo strumento più importante per fare scelte e raggiungere obiettivi di politica industriale in tutto il Paese e in particolare nel Sud. Invitalia negli ultimi anni ha finanziato 131 progetti per 4,8 miliardi di investimenti attivati, l’80% nel Mezzogiorno. Solo in Sicilia si parla di un miliardo di nuovi investimenti. Questo a dimostrazione che si può investire anche al Sud”.
Per il sindaco di Catania Salvo Pogliese, “si tratta di una iniziativa di grande valenza imprenditoriale per la città, all’interno di un progetto di ampliamento di St che permette lo stanziamento a fondo perduto di somme per il sito catanese grazie alla ricerca e alla sinergia con Cnr e Università. Un impegno importante in una realtà territoriale come quella catanese che vive in una condizione di particolare fragilità, ma che sta cercando un’inversione di rotta”.