Svelato il programma della 75° edizione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia. “Un’edizione ricca ma curiosa“ la definisce il direttore artistico Alberto Barbera in cui “i nuovi autori vengono buttati nell’arena accanto a cineasti affermati”. Italiani presenti in tutte le sezioni e ben tre quelli in concorso per il Leone d’Oro: Mario Martone con Capri – Revolution, titolo conclusivo di una trilogia iniziata casualmente con Noi credevamo e proseguita con Il giovane favoloso; il nuovo documentario di Roberto Minervini che questa volta racconta l’America razzista della periferia texana con What you gonna do when the world’s on fire? e infine Luca Guadagnino con l’attesissimo remake di Suspiria con Dakota Johnson e Tilda Swinton. Quanto agli italiani la sezione Orizzonti non è da meno, ricca di opere prime, 8 su 19, che apre con Sulla Mia Pelle di Alessio Cremonini che narra la storia ancora presente nella memoria italiana di Stefano Cucchi a cui presta il volto Alessandro Borghi. Alberto Barbera lo annuncia così: “un lavoro di regista impressionante per un regista giovane e per l’interpretazione di Borghi che è riuscito in un’impresa rischiosissima e difficilissima a cui solo i grandi attori americani ci hanno abituato”. Sempre in Orizzonti: Un Giorno all’improvviso di Ciro D’Emilio con Anna Foglietta e La profezia dell’Armadillo tratto dal libro del fumettista Zero Calcare. Ancora Italia fuori concorso con Roberto Andò e il suo Una Storia senza nome, Valeria Bruni Tedeschi con l’autobiografico film familiare Les Estivants, un omaggio ad Angela Ricci Lucchi, Il diario di Angela e infine la presentazione delle prime due puntate della serie l’Amica Geniale tratto dai libri di Elena Ferrante, diretta da Saverio Costanzo e destianto a ripetere il successo di Young Pope, anch’esso presentato a Venezia due anni fa. Rebranding per la sezione Cinema nel Giardino che prende il nome di Sconfini e presenta la versione estesa di Tree of life di Malick, i nuovi film di Gipi e Francesco Patierno e Il banchiere anarchico di Giulio Base.
Dopo Borghi, ancora una volta un padrino, Michele Riondino che inaugurerà un’edizione che aprirà con il già annunciato First Man di Damien Chazelle che dopo il successo planetario di La La Land torna alla Mostra con il protagonista Ryan Gosling. Lady Gaga si spoglia di maschere e lustrini e diventa protagonista dell’opera prima fuori concorso di Bradley Cooper, il quarto remake di È Nata una Stella. Ed ancora star che un tempo sceglievano Cannes ed invece ora sono a Venezia: Jacques Audiard con The Sisters Brothers con Jake Gyllenhaal e Joaquin Phoenix, i fratelli Coen con The Ballad of Buster Scruggs, Yorgos Lanthimos con The Favorite con Emma Stone nel cast, Natalie Portman e Jude Law protagonisti di Vox Lux di Brady Corbet, Jeff Goldblum che spicca nel cast di The Mountain di Rick Alverson e Mike Leigh con Peterloo. Se Netflix non è andato a Cannes, è presentissimo invece a Venezia con 6 film tra cui, in concorso, Roma di Alfonso Cuaron e The Ballad of Buster Scruggs dei Coen ed infine l’evento speciale più atteso,The Other Side of the Wind, film incompiuto di Orson Welles finalmente portato alla luce grazie alla piattaforma streaming e al lavoro di Peter Bodganovich e Frank Marshall. Tantissimi i paesi rappresentati a Venezia 75 tra cui anche aree remote del mondo come il Tibet e tutto il medioriente. Presenti anche i grandi maestri del cinema d’autore tra cui Emir Kusturica con un documentario su Pepe Mujica, Amos Gitai, Zhang Yimou, Paul Greengrass e Lazslo Nemes con un film su Van Gogh interpretato da Willem Dafoe.
(ITALPRESS).
A VENEZIA MARTONE, GUADAGNINO E MINERVINI
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