Prima giornata ai Mondiali di Wuxi senza un oro azzurro, primo argento per la spedizione tricolore in Cina. L’Italscherma sale comunque sul podio con la squadra maschile di sciabola, che porta in dote alla Fis di Giorgio Scarso la quinta medaglia nella rassegna iridata nel Sol Levante dopo gli ori di Mara Navarria (spada), Alice Volpi (fioretto) e Alessio Foconi (fioretto) e il bronzo di Arianna Errigo (fioretto). Dopo aver esordito ieri nel turno dei 16, superando la Gran Bretagna per 45-22, Enrico Berre’, Luca Curatoli e Luigi Samele, con Aldo Montano rimasto sempre in panchina a svolgere il ruolo della ‘chioccia’, hanno superato nei quarti di finale la Russia con il punteggio di 45-31 e in semifinale, per 45-42, quell’Ungheria che nella recente finale di Novi Sad aveva dominato e che poi si sarebbe messa al collo il bronzo (45-36 sulla Georgia). A stoppare le lame azzurre è stata la Corea, autentica dominatrice della stagione di Coppa del Mondo con quattro successi contro i quattro secondi posti della truppa di Sirovich. Che qui, a Wuxi, si presentavano come numeri 2, alle spalle di Kim, Oh e Gu, che hanno dunque rispettato il pronostico. La finale non ha avuto infatti granché storia e se lo score non è così netto è solo merito di Curatoli, che nell’assalto conclusivo ha rifilato un parziale di 13-5 a Oh, riducendo sensibilmente la forbice. Il napoletano, assieme a Samele, festeggiava proprio oggi il suo 24esimo compleanno: l’argento è comunque un regalo importante e da non sottovalutare. “E’ sempre importante condividere qualcosa con la squadra – spiega il quasi 40enne Montano, livornese delle Fiamme Azzurre e olimpionico ad Atene 2004 – Questa è una medaglia importante. Volevamo regalare a Gigi (Samele, ndr) un oro che purtroppo non è arrivato. Tre quarti della squadra era già salita nel 2015 a Mosca sul gradino più alto del podio, purtroppo non è stato così in questo giro ma è arrivata comunque una bellissima medaglia”. “Il canale non era dei migliori – ammette Berrè, 25enne romano delle Fiamme Gialle – Ci vuole anche un po’ di fortuna e oggi abbiamo affrontato tre avversari uno più difficile dell’altro. Siamo entrati subito grintosi, la Russia al pronti e via non la auguro nessuno, con l’Ungheria avevamo il dente avvelenato perché ci aveva distrutto in finale agli Europei e avremmo voluto regalare il titolo a Gigi e Luca (Curatoli, ndr) per il loro compleanno, ma l’argento non è da buttare via”. “Questa Corea è stata illegale quest’anno – dice Samele, 31enne foggiano delle Fiamme Gialle – Ha vinto praticamente tutto tranne i Giochi Asiatici: onore a loro, hanno dimostrato di essere i numeri uno al mondo e noi ci stiamo avvicinando,’. Abbiamo ancora due anni di lavoro come squadra per andare oltre la Corea. L’argento? Poteva andare peggio, ed è vero che da noi ci si aspetta sempre il massimo (“Per colpa dei fiorettisti”, ride Curatoli al suo fianco), ma siamo contenti: tornare a casa con una medaglia è una grandissima emozione”. Curatoli, nell’assalto finale con Oh, ha ‘rischiato’ di mettere a segno una grande rimonta: “Ci abbiamo iniziato a credere – dichiara il 24enne napoletano delle Fiamme Oro – A me queste rimonte piacciono, mi gasano, ma purtroppo a volte avvengono e altre no. Oh è un giovane fortissimo e anche a lui in questo Mondiale non era andato nel migliore dei modi. I coreani sono fortissimo, li stiamo studiando e prima o poi riusciremo a batterli”. Una missione non certo impossibile per il gruppo azzurro, che ha ormai in Curatoli il leader, come dimostra il ‘rito propiziatorio’ in stile ‘Gomorra’ che gli azzurri compiono prima di ogni assalto. Il campano urla verso i compagni: “Guagliò, chi cumann’cca?”. Urlo di risposta: “Nuje”. A vincere invece l’oro nella prova a squadre di spada femminile sono stati gli Stati Uniti. Il quartetto americano ha sconfitto in finale la Corea per 18-17 dopo l’assalto supplementare. Bronzo per la Cina, che nella sfida per il terzo posto ha battuta la Russia per 45-42. L’Italia era stata eliminata ieri nel turno dei 16, concludendo al nono posto in classifica generale. Sono iniziate oggi le altre due gare a squadre che si completeranno domani, quella di fioretto femminile e di spada maschile. L’Italia di spada maschile ha staccato il pass per i quarti di finale, da cui domattina riprenderà il tabellone principale e che vedrà la sfida contro la Svizzera. Il quartetto azzurro, vice-campione olimpico a Rio2016, formato da Paolo Pizzo, Marco Fichera, Andrea Santarelli ed Enrico Garozzo, dopo aver superato per 45-24 l’Australia, ha sconfitto anche la Spagna per 20-19, respingendo al minuto supplementare la rimonta degli iberici. Prossimo avversario, per staccare il pass per la semifinale, sarà la Svizzera, che ha eliminato Israele per 45-39. Approda ai quarti di finale, in programma domattina, anche l’Italia di fioretto femminile. Il Dream Team composto dalla neo campionessa del mondo, Alice Volpi, dal bronzo iridato Arianna Errigo, che nell’occasione non ha tirato, e da Camilla Mancini e Chiara Cini, ha infatti superato col netto punteggio di 45-12 il Brasile nell’assalto degli ottavi di finale. Le azzurre se la vedranno con il Giappone, vincente per 45-31 sulla Cina. Prenderanno il via domani con i primi turni del tabellone anche le ultime due prove del programma gare della rassegna iridata. Nel fioretto maschile l’Italia, testa di serie numero 1 del tabellone, esordirà contro la vincente tra Australia e Cile. La squadra azzurra, chiamata a difendere il titolo dello scorso anno, è composta dal neo campione iridato Alessio Foconi e da Giorgio Avola, Daniele Garozzo ed Andrea Cassarà. Italia testa di serie numero 1 anche nella gara a squadre di sciabola femminile. Rossella Gregorio, Irene Vecchi, Martina Criscio e Loreta Gulotta inizieranno il proprio percorso nel tabellone dei 16, affrontando la vincente tra Thailandia ed Azerbaijan.
SCIABOLATORI VINCONO ARGENTO AI MONDIALI
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