La Terrazza Termini, lo spazio commerciale e di ristoro dedicato ai romani e ai passeggeri in transito per la stazione ferroviaria della Capitale, da questa mattina raddoppia grazie alla conclusione dei lavori e all’inaugurazione dei 3 mila nuovi metri quadrati. A partecipare all’evento, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il presidente Rete Ferroviaria Italiana, Claudia Cattani, l’Ad di Grandi Stazioni Rail, Silvio Gizzi, e l’Ad di Grandi Stazioni Retail, Alberto Baldan.
“Oggi inauguriamo 3 mila metri quadrati di questa terrazza, uno spazio che vuole essere a disposizione del pubblico non solo per chi parte, ma un luogo di aggregazioni – ha spiegato Cattani -. Nell’arco di 10 anni vedremo questo modello applicato a 620 stazioni italiane, il 90% del totale, in tutto il territorio nazionale. Un luogo di aggregazioni con tanti servizi per il territorio”. Con questi nuovi spazi la Terrazza, che affaccia sui binari della stazione Termini arriva a un totale di 5.800 metri quadrati di superficie attrezzata con Wi-Fi free e con sei ristoranti, tra cui Rinaldini e Antica Focacceria San Francesco, per accontentare i gusti degli oltre 450 mila frequentatori giornalieri della Stazione.
“Quest’opera fa parte di un programma di interventi che stiamo portando avanti nelle 13 grandi stazioni italiane, un programma che vuole potenziare gli spazi esterni per gli scambi modali e rendere efficienti i servizi già presenti – ha aggiunto Silvio Gizzi -. Un’opera costata circa 32 milioni finanziata dal ministero dei trasporti e Grandi Stazioni rail. Stiamo anche completando i gate per l’accesso ai treni e a breve cominceremo i lavori per la pavimentazione della galleria gommata. Per il parcheggio multipiano la conclusione dei lavori è prevista per il primo trimestre 2020, per un totale di 1.300 posti, un investimento di 85 milioni”.
“Questa inaugurazione rappresenta un punto fondamentale della stazione – ha sottolineato Virginia Raggi – perché consente di accogliere con maggiori confort non solo i viaggiatori. Diventa punto di incontro per le persone che vivono nella zona. Qui ogni giorno transita una città intera che entra ed esce dalla stazione, che per troppi anni è stata considerata qualcosa di separato dalla città. Pensiamo alla stazione come punto di incontro della città”.