“Il nostro compito, come Corepla, è quello di effettuare il riciclo della raccolta differenziata degli imballaggi di plastica. Uno degli obiettivi importanti, quando si effettua la raccolta differenziata, è evitare che i rifiuti finiscano in mare. Uno studio dell’università di Lipsia dimostra che l’85% di ciò che diventa marine litter proviene dai fiumi. Per la prima volta in Italia, vogliamo fare un’indagine sperimentale, andando a intercettare tutto ciò che proviene dal fiume Po”. Così Antonello Ciotti, presidente di Corepla, presentando il progetto pilota “Il Po d’AMare”.
L’iniziativa, presentata presso il Castello Estense di Ferrara, prevede tecniche innovative per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e per il riciclo delle plastiche. Il progetto è stato predisposto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Corepla e Castalia, con il coordinamento dell’Autorità di Bacino per il Po e con il patrocinio del Comune di Ferrara e AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po). “L’obiettivo – spiega Ciotti – è molto ambizioso: cercare di capire da dove provengono questi rifiuti per far sì che non vengano conferiti in modo sbagliato e che, tramite la raccolta differenziata, il rifiuto non finisca nei mari”.
La raccolta dei rifiuti galleggianti prevista dal progetto pilota è quella messa a punto da Castalia nell’ambito del progetto “Seasweeper”, attraverso l’installazione di un dispositivo di raccolta composto da barriere in polietilene che intercettano, selezionano, intrappolano e infine raccolgono la plastica galleggiante e altri rifiuti trasportati dal fiume. Il sistema di barriere non interferisce con la flora e la fauna del fiume, in quanto la raccolta viene eseguita solo nella parte superficiale della colonna d’acqua.
Piccole barche “Sea hunter” raccolgono i rifiuti, in prevalenza plastica, materiali legnosi e canne e li portano a riva dove vengono raccolti in cassoni che saranno trasportati presso l’impianto Transeco a Zevio (VR), a circa 75 km di distanza, dove avverrà una prima separazione delle diverse frazioni del rifiuto, con la selezione della componente plastica da inviare a successivi trattamenti e lo smaltimento della frazione estranea non recuperabile. Il rifiuto plastico verrà poi inviato al centro di selezione D.R.V. (località Torretta a Legnago -VR-), un centro di selezione Corepla capace di suddividere, mediante una rete di lettori ottici, gli imballaggi in plastica delle diverse frazioni polimeriche per l’avvio al riciclo o al recupero energetico.
La barriera anti-marine litter è stata realizzata nel tratto del fiume Po in località Pontelagoscuro (Comune di Ferrara) a 40 km dalla foce così da consentire una stima dei rifiuti presenti lungo quasi l’intero corso del fiume. I costi di questo progetto pilota – che avrà una durata di circa due mesi – sono interamente coperti da Castalia e Corepla.