Il ministro algerino del Lavoro, dell’Impiego e della Previdenza Sociale, Mourad Zemali, ha evocato gli squilibri che incidono sul Fondo nazionale algerino delle pensioni (CNR), affermando che senza l’intervento del Governo, che ha trasferito 500 miliardi di dinari al CNR, i pensionati non avrebbero potuto riscuotere la loro pensione nei due ultimi mesi. Zemali ha precisato che le spese del CNR sono stimate a 1200 miliardi di dinari mentre i contributi non superano i 600 miliardi di dinari, con un deficit del 50%. Il ministro lamenta che l’evoluzione annua del tasso dei contributi alla Previdenza Sociale sia solo del 2%. Il deficit è dovuto alla mancata dichiarazione o sottodichiarazione dei dipendenti da parte dei datori di lavoro. Il direttore generale della Previdenza Sociale al Ministero algerino del Lavoro, Djaouad Bourkaib, ha ammesso che se tutti i dipartimenti della Previdenza Sociale sono attualmente “in equilibro”, quelli della pensione attraversano difficoltà finanziarie. Spiegando tale situazione con una “tendenza mondiale” caratterizzata da una congiuntura economica difficile, dal cambiamento demografico e dalla maggiore probabilità di vita, Bourkaib ha affermato che di fronte al deficit di questo settore, il Governo ha istituito “la sovvenzione di equilibro eccezionale” e il contributo della solidarietà prelevata per l’1% sulle operazioni di importazioni di merci.
(ITALPRESS/MNA)