“Noi abbiamo ottimi giovani che ormai giocano tutti titolari in A, un ct esperto e di grande capacita’, portato a costruire squadre propositive: sono fiducioso per il futuro della Nazionale italiana. Questo gruppo, con questo ct, riuscira’ a costruire una squadra importante come Francia e Inghilterra”. A 12 anni esatti dal trionfo mondiale in Germania, Marcello Lippi ‘lancia’ il nuovo commissario tecnico Roberto Mancini e la Nazionale che sta costruendo dopo la mancata qualificazione a Russia2018. “Contrariamente a quanto molti pensano abbiamo un nucleo di giocatori importanti, di qualita’ in tutti i reparti, serve looro un tecnico che abbia in mente un calcio propositivo oltre che equilibrato, e Mancini lo e’ – sottolinea l’ex ct azzurro ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno -. I giocatori si divertono, partecipano, con Mancini costruiranno una squadra importante. Poi ci vuole equilibrio. Martinez ha giocato sempre con Mertens, Lukaku e Hazard, con il Brasile ha lasciato fuori Mertens e messo De Bruyne attaccante, con un centrocampista in piu’. Non si va avanti con i sogni, e Mancini credo sia in grado di fare questo”.
Tornando a quei giorni magici del 2006, Lippi ricorda che “in due anni abbiamo costruito un gruppo cosi’ forte che quando successe il casino che successe (calciopoli, ndr) trasformo’ tutto in energia positiva. C’era grande autostima. Sono tanti i flash che mi vengono in mente: la grinta di Gattuso che mi prendeva per la gola visto che avevo detto che sarei andato via…; la grande qualita’, saggezza e il trasmettere tranquillita’ di Pirlo; i leader Buffon, Cannavaro, Peruzzi…queste cose le porto sempre nel cuore e ogni volta che vedo un’immagine di quei giorni li’ mi torna tutto in mente”.
“Chi vincera’ il Mondiale? Se e’ un gioco io dico Belgio. Adesso tutti parlano della Francia, perche’ c’e’ un fenomeno come Mbappe’ e altri buoni giocatori, ma secondo me ci sara’ una sorpresa”. E’ il pronostico di Marcello Lippi, ct dell’Italia che esattamente 12 anni fa trionfava a Berlino, alla vigilia delle semifinali di Russia2018 che vedranno di fronte Francia-Belgio e Inghilterra-Croazia. “E’ un Mondiale attuale, nel senso che non esistono piu’ le squadre piccole e tutti i Paesi, anche se hanno campionati modesti, con poca competitivita’, hanno 14-15 calciatori che giocano in Europa e riescono a fare una squadra forte – spiega Lippi -. Ecco perche’ le difficolta’ iniziali di alcune squadre, ed ecco perche’ alcuni grandi campioni non riescono a fare con la Nazionale quello che fanno nel club. Cosi’ si crea equilibrio”. Solamente due squadre su quattro hanno vinto un Mondiale, Francia (1998) e Inghilterra (1966). “Non e’ un segnale negativo, e’ l’attualita’ – replica il ct della Cina -. In Belgio ci sono dei grandi calciatori, tra i migliori al mondo, in Francia lo stesso, e’ giovane e forte, l’Inghilterra e’ cresciuta tanto con allenatori diversi, nuovi, con un’altra mentalita’, non e’ piu’ il solito calcio inglese, e’ quello che fa il City, il Chelsea, lo United, il Tottenham…L’attualita’ dice questo, il problema per noi italiani e’ che sono squadre giovani e dureranno nel tempo… Stanno crescendo tutte, poi non so se la forza del Belgio sara’ confermata nel tempo, se continueranno a sfornare grandi giocatori o e’ la casualita’ di questo periodo che ha dato al Belgio 3-4 big tutti insieme”.
(ITALPRESS).