E’ morto a Roma il regista Carlo Vanzina. Aveva 67 anni.
Regista, produttore cinematografico e sceneggiatore italiano, Vanzina era nato a Roma il 13 marzo del 1951. Figlio del regista Stefano Vanzina, in arte Steno, con il fratello Enrico aveva firmato alcuni dei maggiori successi della commedia italiana degli anni Ottanta e Novanta. È considerato il padre dei cinepanettoni che a partire dagli anni Ottanta hanno riempito le sale cinematografiche italiane.
Il suo esordio alla regia risale al 1976, con la “Luna di miele in tre”, in cui Renato Pozzetto interpreta un cameriere lombardo che vince una vacanza-premio esotica con una bionda esplosiva. Nel 1983 “Sapore di Mare”, interpretato da Jerry Calà, Marina Suma, Christian De Sica, Isabella Ferrari e Virna Lisi, lo consacrera’ al grande pubblico.
A dare notizia della scomparsa di Vanzina – “dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia” – è stata la famiglia.
Il produttore Massimo Ferrero, rivolge “un ricordo commosso” a Vanzina, simbolo “dell’Italia che lavora e che sorride” e “del cinema per le famiglie”.
“Mio caro amico, persona squisita, persona perbene, hai lottato per mesi come un leone. Sono veramente triste. Abbraccio Lisa, la moglie, e le sue figlie. E il fratello Enrico con tutto l’amore che ho. Buon viaggio Carletto mio adorato”, scrive su Facebook Carlo Verdone.
“Carlo Vanzina è stato un regista straordinario”, “un gentleman del cinema” e “nella vita di ogni giorno”, dice Massimo Boldi a Rainews24. “Eravamo amici veri – dice Boldi -. Insieme abbiamo creato un genere, il film di Natale per regalare un sorriso a tutti gli italiani”.
Per il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, “il cinema italiano perde un grande regista che ha saputo cogliere con abilità e intelligenza gli aspetti tipici della commedia all’italiana. Vanzina – afferma – è stato il signore della commedia all’italiana. Le sue pellicole hanno lasciato il segno e caratterizzato un’epoca”.
Secondo il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati “con la scomparsa di Carlo Vanzina il nostro cinema perde un personaggio tra i più amati dal pubblico” che “seppe interpretare la realtà del nostro Paese con una comicità schietta e senza fuorvianti intellettualismi”.