«Noi comprendiamo i fini del decreto dignità: evitare le delocalizzazioni selvagge e ridurre le dimensioni della precarietà. Critichiamo gli strumenti che sono stati individuati». Lo dice Vincenzo Boccia, presidente della Confindustria, in un’intervista a Repubblica.
«Nessuna marcia indietro – precisa – abbiamo sempre espresso critiche sugli strumenti individuati dal governo”. Per Boccia “il decreto dignità può ancora essere corretto in Parlamento. Ripeto, ne comprendiamo gli obiettivi ma non l’avremmo fatto così». Le proposte di Confindustria? «Sul fronte delle delocalizzazioni – dice Boccia – vanno evitate aree grigie, dal punto di vista normativo, che possano dar luogo a conflitti interpretativi. Per quel che riguarda i contratti a termine pensiamo che sia un errore passare da 36 mesi di contratti senza causale a 12. È un meccanismo che provocherà un maggiore turn over dei lavoratori.
La nostra proposta è di allungare a 24 mesi il periodo entro il quale poter ricorrere al contratto a termine senza dover specificare la motivazione».
DL DIGNITA’: BOCCIA “STRUMENTI SBAGLIATI”
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