STAFFETTA AZZURRA TRIONFA E DIVENTA CASO POLITICO

Tre minuti, ventotto secondi, otto decimi. E nuovo record. Ai Giochi del Mediterraneo l’Italia ha brillato chiudendo al comando: tra le 156 medaglie ce n’è una che ha un sapore particolare. E’ d’oro e a conquistarla nella 4×400 sono state Libania Grenot, Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso e Raphaela Lukudo. D’improvviso, grazie ai social, le quattro atlete azzurre sono diventate un simbolo di integrazione e multirazzialità: merito di una foto che le ritrae, sorridenti, con un tricolore alle loro spalle. Libania, la più famosa, Maria Benedicta, Ayomide e Raphaela sono italiane di colore, alcune nate lontane dai confini nazionali, e il loro trionfo a Tarragona nei giorni del raduno di Pontida ha creato grande clamore. La 34enne Grenot, originaria di Santiago di Cuba, ha sposato nel 2006 un italiano ottenendo la cittadinanza due anni dopo; Chigbolu, di anni ne ha quasi 29 ed è nata a Roma da mamma italiana e papà nigeriano. E’ tra l’altro ‘nipote d’arte’, visto che nonno Julius partecipò alle Olimpiadi di Melbourne nel salto in alto nel 1956. Ayomide, 22 anni a ottobre, è di Abeokuta (Nigeria) ma dal 2004 si è stabilita con i genitori – la mamma Mariam e il papà Emmanuel, geologo minerario – a Fidenza; infine Raphaela, di Aversa (Caserta), ha genitori originari del Sudan e ha ricevuto la cittadinanza italiana in contemporanea con i genitori arrivati nel nostro Paese da rifugiati. Storie diverse tra loro, mentre unica è stata la passione a muoverle: quella per lo sport, l’atletica in particolare. Un amore che le ha portate a trionfare ai Giochi del Mediterraneo. E poi quella foto che, nel giro di poche ore, ha fatto il giro del web. Scatenando curiosità, approvazione e le immancabili polemiche di natura politica.
Centinaia di condivisioni sui social, ma a dare il ‘la’ alla bagarre è stato il tweet di Roberto Saviano, secondo cui i sorrisi delle quattro azzurre “sono la risposta all’Italia razzista di Pontida. L’Italia multiculturale nata dal sogno repubblicano non verrà fermata”. Anche l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato: “Grazie ragazze! Libania Grenot, Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo: atlete straordinarie che vincono e tengono alto il nome del nostro Paese fuori dai confini nazionali. Forza ragazze, avanti così!”. Tirato in ballo indirettamente da Saviano, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha replicato così: “Mi piace l’Italia che vince. Ai giochi del Mediterraneo abbiamo vinto 150 medaglie e il mio plauso va a tutti, bianchi, neri, rossi, gialli e verdi che hanno vinto con la maglietta italiana. E’ rimasto solo qualche poveretto di sinistra che distingue gli esseri umani in base al colore della pelle. Spero che quelle ragazze possano essere il prossimo anno con noi a Pontida”. In precedenza, su Facebook, Salvini aveva scritto: “Bravissime, mi piacerebbe incontrarle e abbracciarle. Come tutti hanno capito (tranne qualche ‘benpensante’ e rosicone di sinistra), il problema e’ la presenza di centinaia di migliaia di immigrati clandestini che non scappano da nessuna guerra e la guerra ce la portano in casa, non certo ragazze e ragazzi che, a prescindere dal colore della pelle, contribuiscono a far crescere il nostro Paese. Applausi ragazze”.
Sulla vicenda è intervenuta anche il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, secondo cui “i radical chic in questa foto ci vedono solo atlete di colore da strumentalizzare. Io vedo sventolare la bandiera tricolore. Evviva le nostre ragazze”.
(ITALPRESS).

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