GAY PRIDE, 250MILA IN CORTEO A MILANO

Oltre 250mila, secondo gli organizzatori, hanno partecipato alla parata conclusiva della Pride Week 2018 che ha sfilato per le strade di Milano e che si è radunata in Piazza Oberdan, dove il corteo si è concluso.

“L’importante è che non si riduca al giorno del pride. È giusto sponsorizzare giornate come queste, ma chi crede in questi valori deve esserci tutto l’anno, quindi dobbiamo trovare una formula perché ci sia condivisione sempre” detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, unendosi al corteo.

“Il punto non è tanto la comunità gay – ha sottolineato il sindaco –  ma l’appello a tutti quelli che vogliono essere partecipi della lunga battaglia per la difesa dei diritti, delle diversità e per la loro valorizzazione”.

“Questi colori, i vostri colori, sono i colori di Milano. Milano è casa vostra” ha detto il sindaco infiammando la marea arcobaleno – Sono il fiero primo cittadino di una città che si è sempre basata su diritti e doveri: il diritto di mostrare propria personalità e il proprio valore”. Per questo, ha detto il sindaco, “vi difenderemo da chi mette in discussione che diverse personalità portano valore. E poi il dovere di non affidare a nessuno il nostro pensiero e la nostra ragione. Ragioniamo con la nostra testa, soprattutto in questo momento è ancora più importante. E poi abbiamo il dovere di credere nel cambiamento, perché Milano migliora cambiando. Saremo sempre accompagnatori del cambiamento, per una Milano più aperta, libera e contemporanea” ha concluso il sindaco.

“Milano vuole continuare ad essere capitale dei diritti e città simbolo della tolleranza in cui nessuno si senta mai diverso, una città in cui diritti civili e sociali camminano insieme”. L’Assessore comunale alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani commenta la sua partecipazione al corteo. “Mai come quest’anno – conclude l’Assessore – il lavoro preparatorio del Pride ha visto collaborare diversi settori dell’Amministrazione coinvolgendo non solo gli organizzatori ma anche diverse attività commerciali dell’area dove si svolge la manifestazione nel segno di una tolleranza che a Milano è di casa”.

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