Avviare progetti concreti entro il 2020. È questo l’obiettivo principale della tavola rotonda “Italia-Cina dedicata alle opportunità di investimento e collaborazione offerte dalla Chengdu Tianfu new area, Tfna e dal Distretto italo-cinese sulla cultura e l’innovazione” svoltasi al Politecnico di Milano. “Sul lungo periodo – spiega Filippo Nicosia Console Generale d’Italia a Chongqing – l’obiettivo è di far atterrare progetti non solo nel Distretto italo-cinese sulla cultura e l’innovazione, ma anche nella Tfna e dar vita collaborazioni sino-italiane sempre più ampie che spazino dalla cultura, alle industrie creative, allo sport all’entertainment fino alla protezione ambientale e all’agricoltura sostenibile. Nel breve-medio periodo, invece, puntiamo entro il 2020, nel quale ricorre l’anniversario dei 50 anni dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, a individuare due o più progetti concreti da poter avviare già nei prossimi 18 mesi”. Uno riguarda la realizzazione da parte della Huayi Brothers Media Corporation di un città arte italiana dedicata a contenuti artistici e culturali del Bel Paese all’interno del distretto. È ancora presto per fare stime sul giro d’affare, ma il Console Nicosia è fiducioso portando come esempio la precedente creazione di una città rinascimentale italiana costruita sempre dalla Huayi Brothers Media Corporation a Changsha in cui “sono stati investiti milioni e milioni e sono state coinvolte oltre 40 aziende italiane”.
La Tianfu new area non rappresenta solo un’occasione di sviluppo per l’economia dei due paesi, ma anche per l’università con il Politecnico di Milano in prima fila. “L’ateneo – sottolinea Giuliano Noci, Pro Rettore per il polo territoriale cinese – ha varato un ulteriore passo avanti nel suo progetto strategico di sviluppo in Cina. A Cheindu e nella Tianfu New Area l’attività del Politecnico si concretezza nella realizzazione di una base speculare della joint platform che il Polimi ha creato con la Tsinghua University a Milano con la finalità di aiutare i nostri giovani talenti e le nostre imprese a creare legami di business e progetti di innovazione tecnologica in quello straordinario mercato qual è la Cina. Il secondo progetto – continua Noci – si inserisce nel cuore del distretto sulla cultura e sull’innovazione e fa riferimento alla costruzione di una collaborazione tra Italia e Cina in materia dell’industria dell’audiovisivo. L’Italia è il paese che genera più contenuti in Europa e il Polimi ha tra le altre cose una scuola di design e una di ingegneria dell’informazione che sono straordinariamente importanti. Mettere a sistema queste componenti al servizio del distretto della cultura risulta essere un elemento fondamentale. Su queste basi con il ministero degli Affari esteri e della nostra ambasciata a Pechino stiamo lavorando per traguardare settembre 2018 e presentare le prime linee d’azione”.
A febbraio 2017 il Governo italiano aveva siglato una dichiarazione congiunta con il Governo Provinciale del Sichuan per la realizzazione del Distretto italo-cinese sulla Cultura e l’innovazione sorgerà nella zona sud della Tiangu new area, quella interamente dedicata alla cultura e all’innovazione, ed occuperà una superficie di quasi sette chilometri quadrati. Al suo interno Italia e Cina porteranno avanti progetti di cooperazione in svariati settori, tra cui: arte, turismo culturale, manifestazioni fieristiche, innovazione e design, industria dello spettacolo. L’obiettivo e’ quello di dare impulso agli scambi italo-cinesi dal punto di vista della cultura e l’innovazione, settori considerati di fondamentale importanza dalle autorità locali per l’internazionalizzazione dell’intera area.