AL VIA IL XXX VILLA MONDRAGONE INTERNATIONAL ECONOMIC SEMINAR

Da 25 al 27 giugno si tiene a Roma il XXX seminario economico internazionale, organizzato dal Fuet (Fondazione Economia Tor Vergata). Titolo del seminario sarà “Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability”. 

La prima giornata si è tenuta a Villa Mondragone. 

Domani, alle 9.30, presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, si terrà la lecture del Premio Nobel Edmund S. Phelps dal titolo “Will China Out-Innovate the West?”. La lecture si inserisce nelle Celebrazioni per il Trentennale della Facoltà di Economia.

L’iniziativa vedrà i saluti istituzionali del Rettore Giuseppe Novelli; a introdurre sarà Giovanni Tria, già Preside della Facoltà di Economia e recentemente nominato Ministro dell’Economia e delle Finanze. Autore della lecture è Edmund S. Phelps, Premio Nobel per l’Economia 2006, oggi direttore del Center on Capitalism e docente presso la Columbia University.

L’intervento focalizza l’attenzione sull’urgente bisogno dell’Occidente di cambiare rotta rispetto agli ultimi decenni, in cui governi occidentali hanno offerto protezioni alle imprese incumbent, a spese dei nuovi operatori del mercato e della crescita della produttività in generale. La Cina, d’altro canto, realizza rapidamente il valore della concorrenza leale e libera, introducendo iniziative volte ad aumentare sia l’imprenditorialità che l’innovazione.

Phelps, atteso domani ad Economia, ha preso inoltre parte questa mattina all’apertura della trentesima edizione dell’International Economic Seminar presso Villa Mondragone, intitolato quest’anno “Yearning for Inclusive Growth and Development, Good Jobs and Sustainability”: il Premio Nobel è intervenuto ponendo l’accento sui problemi strutturali che precludono una good economy in Italia e che hanno a che fare con l’innovazione “indigena” e “importata”.

“I paesi europei e occidentali – ha dichiarato – per ritornare prosperi e floridi, dovrebbero ripristinare lo spirito di innovazione”. In Italia si è avuta una graduale perdita di innovazione autoctona negli anni 50, 70 e 90, che precedentemente aveva garantito salari elevati e maggiore occupazione. Phelps ha precisato che l’innovazione dei secoli precedenti era soprattutto a risparmio di capitali (capital saving), mentre quella attuale, grazie anche alla digital economy, produce guadagni ed è maggiormente labor saving (riduce l’impiego di manodopera nei processi produttivi). 

“I governi – ha concluso Phelps – dovrebbero favorire il dinamismo delle proprie economie e mantenere l’afflusso di tecnologie sufficientemente lento, in maniera tale da poter sostenere salari e occupazione, anche grazie a maggiori entrate fiscali”.

A Villa Mondragone, il Giuseppe Novelli, Rettore di “Tor Vergata”, ha sottolineato quanto discutere di crescita inclusiva e sviluppo sia “in piena sintonia con la direzione strategica di “Tor Vergata”, che ha fatto del paradigma dello sviluppo sostenibile l’asse portante di ogni azione. Nel processo avviato dalla comunità internazionale verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dall’Agenda 2030, il ruolo delle università è sempre più centrale. Instabilità, flussi migratori, separazione nord-sud e tensioni geopolitiche, da sempre ostacolo dei fattori di crescita e sviluppo, vanno contrastati con un piano di azioni integrato e condiviso da più soggetti, in uno scenario in cui le università giocano un ruolo sempre più strategico. Progresso e sviluppo necessitano di alcuni prerequisiti: buone idee e apertura al dialogo, unite a forte volontà e impegno sul fronte istituzionale. L’auspicio è che occasioni come questa sappiano offrire il giusto contributo al dibattito internazionale”.

Dopo Novelli è intervenuto anche il Ministro Giovanni Tria, che ha ribadito l’importanza di appuntamenti come quello odierno. 

“Il dibattito sulla costruzione dell’Unione economia e monetaria, dell’Unione europea e delle sue istituzioni, sulla crisi finanziaria e del debito, sulla crescita anemica europea e sulla crescita inclusiva, sui progressi della globalizzazione, sulla sfida dei cambiamenti climatici: quello che penso oggi è anche il prodotto delle sollecitazioni ricevute nei seminari di Villa Mondragone”, ha affermato.

Successivamente l’incontro è entrato nella parte più tecnica grazie all’introduzione di Luigi Paganetto (FUET – Economics Foundation, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), che nel suo discorso di apertura ha elencato i molti temi di cui si discuterà nei tre giorni. In particolare, Paganetto ha sottolineato la dipendenza della discussione dai temi di attualità politica e sociale: la mutata percezione della globalizzazione, i flussi migratori, il ritorno al protezionismo. Ha poi evidenziato i cambiamenti internazionali, da una Cina in emergenza alla sostenibilità ambientale, fino al divario retributivo. “Le tecnologie legate all’energia rinnovabile – ha concluso Paganetto – sono meccanismi che danno una forte spinta all’innovazione nel campo economico”.

La tre giorni dell’International Economic Seminar della Fondazione Economia “Tor Vergata” si concluderà il 27 giugno presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con un incontro dedicato alle conclusioni e indicazioni di policy per favorire la diffusione delle idee maturate nei giorni precedenti.

 

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