Si conclude in semifinale la favola di Marco Cecchinato, splendido protagonista di un Roland Garros indimenticabile per lo sport tricolore. Il siciliano, ottavo italiano nella storia a giungere al penultimo atto di uno Slam, lui che era alla seconda presenza nel tabellone principale del torneo parigino e quinta complessiva nei Major, nel match che valeva l’ingresso in finale ha trovato disco rosso di fronte all’austriaco Dominic Thiem, numero 8 del ranking mondiale e settima testa di serie, semifinalista per il terzo anno consecutivo a Parigi: 7-5 7-6(10) 6-1 il punteggio sul “Philippe Chatrier”, in due ore e 17 minuti, con cui il 24enne di Wiener Neustadt ha centrato la sua prima finale Slam grazie a 37 vincenti messi a segno contro i 24 dell’azzurro. Anche se non gli è riuscita l’ennesima impresa, imitando sino in fondo Guga Kuerten a cui tanti lo avevano accostato, è uscito fra gli applausi scroscianti del pubblico il 25enne di Palermo, numero 72 del ranking mondiale (con questo risultato sicuro di balzare al 27esimo posto da lunedì), che dopo il primo titolo Atp conquistato a Budapest a fine aprile è stato capace di un crescendo da applausi, cogliendo cinque successi: Cecchinato ha messo in fila il rumeno Marius Copil (recuperando due set di svantaggio), l’argentino Marco Trungelliti, ripescato come lucky loser a seguito del forfait di Nick Kyrgios, lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 del ranking mondiale e decima testa di serie, il belga David Goffin, numero 9 Atp e ottavo favorito del seeding, e nei quarti il serbo Novak Djokovic, ex numero uno del mondo, oggi 22° della classifica mondiale e 20esimo favorito del seeding, vincitore qui nel 2016 (12 i titoli Slam nella sua bacheca) e finalista nel 2015, 2014 e 2012. Un torneo, il Roland Garros 2018, che ha comunque cambiato la vita del siciliano. Decisivo, nella storia del match, il secondo set, dove ‘Ceck’ ha fallito nel tie-break ben tre palle per pareggiare i conti con il rivale. Thiem se la dovrà vedere in finale, domenica, con Rafael Nadal, che potrà difendere sino in fondo il suo status di campione in carica e andare alla conquista del suo 11esimo trionfo al Roland Garros, indispensabile per conservare anche il trono mondiale. Il fuoriclasse spagnolo ha centrato per la 24esima volta l’ingresso in una finale Slam, l’undicesima sui campi parigini, eguagliando l’impresa riuscita a Roger Federer sui prati di Wimbledon. Il mancino di Manacor, che domenica scorsa ha spento 32 candeline, ha dominato anche un avversario che sulla carta poteva creargli dei problemi, Juan Martin Del Potro, l’ultimo a fermarlo in una semifinale Major, nove anni fa a New York: 6-4 6-1 6-2 l’eloquente punteggio con cui si è imposto ‘Rafa’, in due ore e 14 minuti, sull’argentino, numero 6 Atp e quinta testa di serie, per la seconda volta nel penultimo atto a Parigi (ci era riuscito nel 2009), la quinta semifinale Slam per ‘Palito’, ad affiancare così il connazionale David Nalbandian. Lo spagnolo ha così colto il decimo successo in quindici incroci nel circuito con il sudamericano, ribadendo in maniera ancora più netta l’esito della semifinale degli US Open 2017 (4-6 6-0 6-3 6-2) dopo quell’amaro ko nella semifinale dei Giochi Olimpici di Rio 2016 per 5-7 6-4 7-6(5). Domani, nel frattempo, Parigi eleggerà la sua regina. E in ogni caso sarà un nome tutto muovo nel prestigioso albo d’oro dello Slam francese. Ad affrontarsi, infatti, saranno la rumena Simona Halep, numero 1 Wta e del tabellone, alla sua terza sfida per il titolo all’ombra della Tour Eiffel, e l’americana Sloane Stephens, decima forza del seeding.
(ITALPRESS).
CECCHINATO SI FERMA IN SEMIFINALE A PARIGI
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