Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, non ha ancora sciolto la riserva. Nel pomeriggio del 29 maggio c’è stato un incontro di circa mezz’ora al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma non è stata presentata la lista dei ministri. Cottarelli non è uscito passando dal salone del Loggione dove era allestita la sala stampa per le dichiarazioni ai giornalisti. A quanto riferito dall’ufficio stampa del Quirinale, Cottarelli tornerà dal capo dello Stato il 30 maggio mattina, e l’incontro del 29 è servito per aggiornare Mattarella sullo stato della situazione.
Nel frattempo al Senato si è svolta una seduta in cui da parte dei principali gruppi è arrivata la richiesta di votare il prima possibile, si ipotizza il 29 luglio. Si sono diffuse anche delle voci su una possibile rinuncia di Cottarelli all’incarico, ma fonti del Quirinale hanno chiarito come il presidente del Consiglio incaricato abbia “semplicemente bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista, nessuno ha parlato di rinuncia”.
E in serata il M5S chiede di ritornare sulla strada dell’esecutivo con la Lega. “Cottarelli non solo non ha un voto nel Paese, non ha nemmeno un voto in Parlamento, lo sanno che se appoggiano il governo tecnico alle elezioni non prendono zero, prendono meno dieci, meno venti, meno trenta. Una maggioranza c’è in Parlamento, fatelo partire quel governo o ridate subito la parola agli italiani, senza mezzucci come governi tecnici o di transizione. Se si vuole risolvere questa crisi si faccia partire un governo votato dal popolo e con un programma chiaro”, ha detto il capo politico del movimento, Luigi Di Maio, nel corso di un comizio a Napoli.