Il traguardo è vicino. Dopo vent’anni dall’ultima apparizione, la Nazionale azzurra femminile di calcio potrebbe tornare a disputare un Mondiale, quello in programma nel giugno 2019 in Francia. Il primo match-point di qualificazione sarà in programma venerdì 8 giugno, quando l’Italia affronterà allo stadio Artemio Franchi di Firenze il Portogallo. “Si annuncia una partita entusiasmante per tutto ciò che rappresenta, sia per il movimento che per le giocatrici – afferma Milena Bertolini, ct delle azzurre che giovedì prossimo inizieranno il raduno a Coverciano in vista della gara – Sono le nostre ragazze le vere artefici di questo cammino bellissimo. Hanno vinto tutte le partite, meglio di così non potevano fare. Adesso ci mancano due gare e sappiamo che saranno le più difficili. Incontriamo un avversario forte, il Portogallo è la squadra con migliori talenti, quindi servirà la migliore Italia”. Riguardo alla gara di Firenze, il ct Bertolini si attende un grande sostegno del pubblico. “Mi fa piacere vedere questo entusiasmo intorno al calcio femminile italiano, intorno a un movimento che è apprezzato e che sta crescendo – continua la Bertolini – Firenze a livello di passione calcistica è tra le città più importanti, grazie al lavoro della Fiorentina sa cosa significa il calcio femminile. Il pubblico dovrà essere la dodicesima donna in campo. Mi piace pensare non dico a uno stadio Franchi pieno ma comunque a uno stadio con tanti tifosi dentro e fuori vestiti di maglie azzurre. Ripeto, avremo una partita difficile, l’importante è che in tutte noi ci sia la consapevolezza che siamo vicine e anche che il bello arriva adesso”.
Sono giorni di grandi sogni e di grandi emozioni. “Sono emozionata perché tutte insieme ci mettiamo il cuore, la passione, sappiamo tutte quanto abbiamo fatto, quanti sacrifici, quanto impegno, quanto tempo, e quanta poca considerazione abbiamo ricevuto in tempi passati – confessa il ct – Adesso l’attenzione dei media e della Federazione nei nostri confronti ci regala emozione. Una rinascita del calcio femminile azzurro? In Italia il movimento ha vissuto 15 anni di oscuramento totale, in controtendenza con quanto stava accadendo oltre confine, dove questo sport al femminile è capace di creare business. Il calcio in Italia rappresenta la nostra società con il ruolo della donna ancora un pò arretrato. Sembra un fortino, ed è visto nel pensiero collettivo ancora come uno sport maschile. Con la scelta della Figc di creare squadre professionistiche stiamo uscendo da anni bui. La rinascita azzurra è cominciata dopo gli Europei, quando le ragazze si sono messe in discussioni e sono ripartite con motivazioni fortissime. Ora siamo un blocco unico, questa è la vera forza. La squadra è cresciuta in autostima”. Sulla gara contro il Portogallo valida per le qualificazioni ai Mondiali 2019 è intervenuta anche Barbara Facchetti, capo delegazione della Nazionale femminile. “E’ una gara per noi molto importante, stiamo per raggiungere il nostro obiettivo – dice la Facchetti – Il cammino partito con Milena sta dando i suoi frutti”.
Grande determinazione per la sfida del Franchi di venerdì 8 giugno anche da parte delle giocatrici azzurre. “Sarebbe una grossissima soddisfazione perché nessuna di noi ha avuto l’occasione di disputare un Mondiale” ammette Sara Gama, difensore della Juventus. “Da quando è arrivato, il nostro ct ha unito tutti, sia le ragazze che lo staff” aggiunge l’attaccante della Fiorentina Ilaria Mauro. “Firenze ci regalerà delle gioie, vogliamo raggiungere quel risultato che ci siamo poste” conclude l’altra giocatrice viola convocata in Nazionale, il difensore Alia Guagni.
(ITALPRESS).
BERTOLINI E AZZURRE “VICINE AD UN SOGNO”
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