“Ho agevolato in ogni modo il tentativo di Lega e M5S di formare un governo, ho atteso la formazione di un programma, ho superato ogni perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un esponente non eletto in Parlamento. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato la formazione del governo che viene definito del cambiamento”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo che il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha rimesso il mandato.
“Il presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non può subire imposizioni. Ho accettato tutte le proposte tranne quella del ministro dell’Economia – spiega Mattarella -. La designazione del ministro dell’Economia costituisce sempre un messaggio immediato per gli operatori economici e finanziari, e ho chiesto l’indicazione di un autorevole esponente politico della maggioranza, che al di là della stima e della considerazione della persona non sia visto come sostenitore di linee che potrebbe provocare la fuoriuscita dell’Italia dall’euro, cosa differente dal cambiare l’Unione Europea in meglio dal punto di vista italiano”.
“L’incertezza sulla nostra posizione dell’euro ha posto in allarme investitori e risparmiatori italiani e stranieri che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende – sottolinea il capo dello Stato -. L’impennata dello spread riduce le risorse dello Stato, occorre fare attenzione al pericolo dell’aumento degli interessi per i mutui e per i finanziamenti alle aziende. È mio dovere essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani, in questo modo si riafferma concretamente la sovranità italiana. L’adesione all’euro è una scelta fondamentale, se si vuole discuterne si deve farlo in modo approfondito”.