“Dedicherò l’intera giornata di domani a elaborare la proposta da sottoporre al Presidente della Repubblica. I ministri che proporrò, come il sottoscritto, saranno ministri politici cioè persone che condividono obiettivi e programmi del governo del cambiamento, che abbiano dato prova di poter adempiere alle funzioni pubbliche a loro affidate con disciplina e onore”. Lo ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, al termine della giornata di consultazioni con le forze politiche presenti in Parlamento.
“Desidero ringraziare tutti per la franca e cortese interlocuzione che ho avuto con loro, è stata una giornata proficua da tutti i punti di vista per acquisire una serie di prime valutazioni dai vari interlocutori politici che mi torneranno molto utili nella formazione del governo”, ha spiegato Conte.
“Siamo molto felici, ci sono ancora alcune questioni da affrontare e della squadra dei ministri se ne occuperanno il presidente Conte e il presidente Mattarella”, ha affermato il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, che ha aggiunto: “Ci aspettano delle sfide importantissime ma siamo convinti del fatto che Conte sia la persona giusta per delle sfide e dei grandi risultati positivi che porteremo a casa”.
“Siamo fiduciosi, ottimisti e felici che il paese nei prossimi giorni possa avere un governo che passi dalle parole ai fatti. Siamo convinti che nelle prossimi ore si possa partire con soddisfazione di tutti, anche di coloro che non voteranno la fiducia anche di coloro che saranno all’opposizione, penso agli amici del centrodestra che sapremo convinceremo e conquistare non con i posti ma con i progetti. Quando vedranno che avranno concretezza vedrete che squadra marcerà compatta”, aveva detto poco prima il leader della Lega, Matteo Salvini.
Da Giorgia Meloni però è arrivata la conferma che Fdi starà all’opposizione: “Speriamo che il governo faccia bene nonostante noi non ci saremo perché tifiamo sempre per l’interesse della nazione. Vigileremo, non abbiamo bisogno di poltrone da ministro per fare il nostro dovere nei confronti degli italiani”.
“Purtroppo devo dire di non essere molto ottimista sul fatto che nel prossimo governo ci saranno le istanze di quelli che hanno vinto le elezioni. Mi dispiace che il centrodestra rischi di diventare subalterno rispetto a chi è arrivato secondo alle elezioni”, ha sottolineato Meloni.
Anche il segretario reggente del Pd Maurizio Martina ha ribadito la linea dell’opposizione: “Abbiamo confermato le nostre valutazioni politiche di questi giorni e i nostri giudizi che sono negavi rispetto a quello che è accaduto fin qui e rispetto alle scelte e i contenuti del contratto firmato da Lega e 5 Stelle che abbiamo trovato. Se si parte da quelle scelte non si può che trovare il partito democratico su un fronte alternativo”.
“Non si governa il Paese con le dirette Facebook, ma con la forza e il peso della responsabilità, nella complessità di un passaggio che l’Italia sta vivendo”, ha spiegato Martina.
Non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa la delegazione di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi. Al termine del colloquio con Conte Fi conferma in una nota “la linea politica tracciata nella nota diffusa questa mattina con la scelta di votare no alla fiducia e di stare all’opposizione”.