Ad aprile, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 24,1 miliardi di kWh, in aumento dell’1,5% rispetto ai volumi dello stesso mese del 2017. La performance della domanda ha risentito dell’effetto calendario e temperatura: quest’anno, infatti, aprile ha avuto un giorno lavorativo in più (19 vs 18) ma ha fatto registrare una temperatura media mensile superiore di quasi due gradi centigradi rispetto ad aprile del 2017. La domanda dei primi quattro mesi del 2018, pari a 105,6 miliardi di kWh, è in crescita dell’1,7% rispetto al corrispondente periodo del 2017. A parità di calendario il valore è +1,5%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile 2018 è stata ovunque positiva: +2,3% al Nord, +1,2% al Centro e +0,1% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di aprile 2018 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-1,6%).
Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario. Nel mese di aprile la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’84,8% con produzione nazionale e per la quota restante (15,2%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,7 miliardi di kWh) è diminuita dello 0,8% rispetto ad aprile 2017. In forte aumento la fonte di produzione idrica (+72%), in flessione le altre (geotermica -0,6%; fotovoltaica -2,6%; eolica -11,3%; termica -14%).