BIODIVERSITÀ, BRAIA “RITORNO AL PASSATO INNOVANDO PER FUTURO”

Conclusa sabato a Marconia la settimana regionale dedicata alla biodiversità. Quattro incontri (14 maggio a Viggianello, 16 a Rotonda, 17 a Sant’Arcangelo) organizzati dall’Alsia, l’Agenzia lucana di Sviluppo e di innovazione in agricoltura, e dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata negli Istituti agrari.
“Ripartire dalle scuole agrarie è decisivo oggi per capitalizzare tutto il lavoro fatto per tutelare le nostre tipicità. Il ritorno al passato è la scommessa per il futuro. L’equazione è quella di avere cibo sicuro e che fa bene alla salute. Una equazione che si risolve in chiave moderna recuperando la tradizione e la biodiversità straordinaria che possediamo ma utilizzando la tecnologia, l’innovazione e la ricerca nella chiave della sostenibilità”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, nella giornata Giornata regionale della biodiversità agricola e alimentare svoltasi presso l’Istituto Agrario di Marconia.

“Un messaggio chiaro – prosegue l’assessore Braia – quello che voglio lasciare a voi studenti e studentesse. Non possiamo prevedere futuro più roseo per la nostra agricoltura di quello che affidiamo a giovani consapevoli, formati e informati ed è il più grande investimento che stiamo facendo come regione Basilicata. Giovani, Biologico, Ricerca anche attraverso il recupero delle varietà autoctone dentro il sistema della biodiversità, che sono quelle che ci consentono di affrontare i cambiamenti climatici con capacità di resistenza per avere produzioni che siano all’altezza.

L’agricoltura del futuro è quella che saprà rispettare l’ambiente e recuperare le nostre tradizioni, innovando: questa è la visione che stiamo mettendo in campo attraverso politiche che utilizzano le risorse disponibili. La Regione Basilicata già da tempo attua azioni di tutela e valorizzazione della biodiversità, siamo infatti il territorio che ha la percentuale di ambiente e aree protette più tutelato di tutta Italia. Dobbiamo ora saper portare le caratteristiche straordinarie dei prodotti della nostra terra su mercati nazionali e internazionali che sempre più oggi ci riconoscono qualità e identità.

Abbiamo immaginato insieme una serie di appuntamenti nei quali illustrare agli studenti,  futuri tecnici il ruolo strategico della biodiversità di interesse agricolo. La conservazione e la tutela sono importantissime nell’ambito dei programmi di selezione genetica, anche alla luce di importanti cambiamenti climatici o di variazioni di condizioni socio-culturali ed economiche che non devono far trovare il comparto impreparato ad affrontarli”.

“Non potevamo scegliere giornate migliori – prosegue Braia – per consegnare gli attestati di assaggiatori olio extravergine di oliva, corso di primo livello, tenuto dal panel regionale di assaggio agli studenti e alle studentesse del Tecnico Agrario di Marconia, così come per gli studenti del Professionale per l’Agricoltura di Sant’Arcangelo, trattandosi di una formazione volta a fornire competenze professionali ulteriori a chi ha scelto l’agricoltura come campo di studi e per il proprio futuro, nel quale poter applicare la conoscenza puntuale dei nostri prodotti per le proprietà organolettiche, per la qualità e per come vanno presentati e usati in una corretta alimentazione che fa della dieta mediterranea e quindi dell’Olio Evo nello specifico, uno dei suoi pilastri.

Come Dipartimento Agricoltura, con il direttore Francesco Pesce e l’Adg Vittorio Restaino abbiamo simbolicamente scelto questa giornata dedicata alla biodiversità perché i progetti potessero finalmente prendere ufficialmente avvio dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva. Sono stati consegnati i decreti di concessione agli 11 progetti di di studio, conservazione, valorizzazione e ricerca sulla agrobiodiversità beneficiari della Misura 10.2 del Per Basilicata 2014-2020 che stanzia 2,2 milioni di euro coinvolgendo oltre 150 partner tra enti di ricerca pubblici e privati, agricoltori e allevatori custodi, comuni e vari altri soggetti”.

“Infine – conclude Braia – ci inorgoglisce ulteriormente che l’azienda La Garavina di Terranova del Pollino (PZ), inserita nell’elenco regionale dei custodi della biodiversità e componente del Comitato Operativo della Comunità del Cibo lucana,  racconta oggi a Roma l’esperienza della “Comunità del cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese) nell’ambito della Sessione dedicata alle esperienze rilevanti e buone pratiche di sviluppo rurale a favore della biodiversità nei siti Natura 2000 e nelle aree protette al seminario “Natura 2000, Aree Protette e Agricoltura Sostenibile” organizzato da Rete Rurale Nazionale 2014 2020. Sono tre le aziende selezionate come migliori pratiche, La Garavina è l’unica azienda del sud Italia”.

 

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