IL MAESTRO PIRLO SALUTA

Tutti ai piedi del Maestro. Andrea Pirlo dice addio al calcio in una cornice inimmaginabile, una platea che si è inchinata a uno dei più grandi talenti di tutti i tempi: in 45mila a San Siro per il saluto al numero 21 che, in attesa di capire cosa farà da grande, si gode una serata da protagonista assoluto attorniato dai tanti fenomeni che lo hanno accompagnato nella sua carriera iniziata esattamente 23 anni fa. Era infatti il 21 maggio 1995 quando, con il Brescia già retrocesso, Pirlo esordì in A a Reggio Emilia sostituendo Schenardi. Dal Giglio al Meazza, in mezzo una carriera di trionfi, giocate illuminanti, assist e magie: distribuite con le maglie delle Rondinelle prima, di Inter, soprattutto Milan e Juventus poi, prima dell’avventura negli States. Non è un caso che siano arrivati i più grandi protagonisti del calcio mondiale degli ultimi 30 anni. Alcuni, come Roberto Baggio, Ronaldo il Fenomeno, Verratti, Maldini, Boban e Vidal, in borghese; gli altri hanno nuovamente indossato maglietta e calzoncini per condividere gli ultimi 90′ di Pirlo prima di appendere gli scarpini al chiodo e avviare, chissà, il cammino nella nuova Nazionale di Roberto Mancini. White Stars  contro Blue Stars, in omaggio ai colori delle maglie, un concentrato di talento calcistico che raramente si era visto tutto insieme in un campo da calcio. E’ finita 7-7 tra i blu, allenati da Antonio Conte e Carlo Ancelotti, e i bianchi, trascinati nella rimonta da Pippo Inzaghi, autore di una tripletta. Pirlo ha giocato un tempo con i bianchi, firmando un assist per Vieri (esultanza show di Bobo, con tanto di maglia al cielo, calcio a Cassano e ammonizione), prima di arrendersi a un problema al polpaccio.   
Pochi minuti nella ripresa con i bianchi, guidati da  Massimiliano Allegri, Roberto Donadoni e Mauro Tassotti, quindi la sostituzione col 15enne figlio Nicolò.  Subito a segno Shevchenko, dopo 57 secondi, poi Quagliarella, per i blu in gol anche Cassano, Cafu e Seedorf; tra i bianchi in evidenza Pato, autore di una doppietta. A introdurre i 22 iniziali la musica dei Soul System, che hanno intonato “Seven Nation Army” dei White Stripes, inno che ha accompagnato la cavalcata dell’Italia di Marcello Lippi ai Mondiali del 2006. Queste le formazioni al via. Per i bianchi Dida; Zanetti, Costacurta, Favalli, Zambrotta; Lampard, Pirlo, Rui Costa; Del Piero, Vieri, Pato; per i blu Storari; Cafu, Bonera, Materazzi, Serginho; Seedorf, Albertini, Ambrosini; Cassano, Quagliarella, Shevchenko. Nella ripresa spazio ad altri campioni come Nesta, Gattuso, Totti, Buffon, Tevez, Toni, Inzaghi, Leonardo.
“Aveva una grande voglia di imparare una grande umiltà – le parole di Baggio a Sky -. Spero che qualche giovane torni a far sognare gli italiani come ha fatto lui”. Per Inzaghi Pirlo rappresenta “un grande campione che ci ha regalato tante gioie”, mentre Conte ha definito il regista bresciano “un grandissimo campione e una grande persona. Ha tutte le caratteristiche per fare l’allenatore. Il mio futuro al Chelsea? Sono concentrato su questa partita…”. Per Francesco Totti “Andrea è uno dei giocatori più forti in circolazione al mondo, ci sono dei fenomeni, è una serata speciale, fantastica. Il ritiro? L’unica cosa che si sa è che prima o poi arriva la fine, anche lui era abituato a questo giorno”.
Una notte speciale, ricca di emozioni, in cui hanno messo il timbro, nella ripresa, oltre a Inzaghi (pallone a casa) anche Brocchi, Toni e Matri.
Al minuto 80 un gran momento: Pirlo lascia il posto al figlio Nicolò. Commozione per il Maestro, applausi dei compagni di una vita e grandi applausi. “Peccato che dopo due minuti mi sono stirato il polpaccio, non mi sono potuto divertire tanto in campo, ma ringrazio tutta questa gente che è venuta – ha detto Pirlo  -. Chi mi ha fatto più piacere vedere? Tutti, ho messo insieme un po’ tutti i compagni di questa lunga avventura, non ce n’è uno in particolare, sarebbe riduttivo, sono venuti numerosi e felici. Mio figlio? Basta che si diverta, giocare a calcio è la cosa più bella del mondo”. E infine: “Non vedo al momento un altro giocatore con le mie caratteristiche, giocano in quella posizione ma hanno altre attitudini”. Già, Pirlo è unico. (ITALPRESS).

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