“L’ipotesi di votare tra pochi mesi è pericolosa, e quella di andare alle urne addirittura in estate era grottesca”. Lo ribadisce Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi, in un’intervista al Corriere della Sera.
Per Toti “è il momento di essere chiari su alcuni punti. Il primo è il programma: Lega e M5S partono da posizioni molto lontane, che non sono compatibili o lo sono molto difficilmente. Noi siamo per le grandi opere, la defiscalizzazione, il salvataggio della siderurgia, la banda larga, una giustizia più veloce, loro fanno tintinnare le manette sul fisco, hanno una furia iconoclasta verso opere pubbliche che servono al Paese, pensano alla decrescita felice. Vedremo quale sarà la sintesi, e anche come sarà presentata. La narrazione di questo governo deve essere chiara da parte della Lega. Si deve dire che è un governo di traghettamento, che nasce da uno stato di necessità, che servirà un nuovo voto e una nuova legge elettorale per poi ripartire con la coalizione di centrodestra. Non si deve dare l’impressione che sia nato un nuovo asse politico, che ci sia una sorta d infatuazione per un nuovo scenario”, prosegue il governatore toscano, che alla domanda se chieda un governo a tempo risponde: “No a date di scadenza. Ci sono cose da fare e si vedrà in quali tempi, ma ripeto: questo non è un governo nato dalle urne, e la nostra benevolenza critica può esistere solo nella chiarezza”.