PUGLIA, EMILIANO “IN ATTO CAMBIAMENTO SANITÀ”

“Stiamo provando in Puglia a promuovere un cambiamento della sanità attraverso nuovi modelli assistenziali e una nuova centralità del territorio. Il processo è in atto più velocemente e più virtuosamente di altre regioni in piano di rientro. Grazie agli sforzi compiuti siamo oggi in grado di programmare assunzioni di personale e di mettere in garanzia gli operatori che hanno prestato il proprio lavoro in condizioni di precarietà e quindi di incertezza”. Con questo messaggio il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha chiuso a Bari, presso l’assessorato alle Politiche per la salute, la presentazione del Rapporto OASI 2017 (Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema Sanitario Italiano), a cura del CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi. Uno studio secondo il quale la conversione di ospedali e la chiusura di strutture con poca attività non sono soltanto scelte fatte in un’ottica di efficientamento e di contenimento della spesa, ma di riorganizzazione dell’intero e complesso sistema sanitario.

“Conforta – ha continuato il presidente della giunta e assessore alla sanità –  che la strategia delle reti e della costruzione dei percorsi di prevenzione diagnosi e cura, la tensione al cambiamento orientato dall’analisi dei bisogni che anima le politiche sanitarie che stiamo disegnando in Regione Puglia, sia di fatto individuata dagli esperti del CERGAS tra le soluzioni per l’uscita dal guado, guado in cui si trova tutto il sistema sanitario nazionale”.

Nel corso della presentazione dello studio si è anche parlato della bontà di scelte che mettono al centro il territorio. In questo la Puglia è in linea con gli standard nazionali, pur essendo emerso dallo studio nel suo complesso l’assenza totale dall’agenda politica del tema salute e della sua promozione. A proposito di una politica della salute che metta al centro le strutture si assistenza territoriale è stato messo in evidenza l’imminente adozione in Puglia del regolamento sui PTA (Presidi Territoriali di Assistenza) ovvero le case della Salute, ma la Puglia può già contare su esperimenti che si sono rivelati efficaci, come ad esempio Trani, Massafra, Conversano, Bari San Paolo, Ceglie Messapica. Questi ultimi sono stati oggetto di visita a gennaio scorso da parte di una delegazione governativa greca nell’ambito di una collaborazione OMS-AReSS a supporto della sanità greca.

“I risultati che stiamo ottenendo – ha concluso Emiliano – confermano la bontà dell’impostazione delle nostre politiche sanitarie ma non può non essere profondamente ripensato anche  il sistema delle regole, considerando i bisogni dal punto di vista dei cittadini, che devono avere uguali diritti nell’accesso e stesse opportunità di cura ovunque risiedano”.

Tutti d’accordo infine sulla bontà delle scelte tecniche fatte in materia di promozione della salute e si riorganizzazione del sistema, spesso sede di conflitti interni tra diverse professionalità e di posizioni rigide espresse da chi ci lavora da tempo e si rivela poco disposto ad assecondare i cambiamenti. Alle buone scelte tecniche non sono corrisposte però altrettante scelte di comunicazione e spiegazione all’utenza del cambiamento in atto.

In questo, nell’ambito della presentazione del rapporto Oasi 2017, si sono detti tutti d’accordo sulla necessità di migliorare la comunicazione e l’informazione di come sta cambiando l’offerta sanitaria, di quali siano i presidi alternativi all’ospedale, di quali siano tutti i luoghi effettivi di prevenzione, cura e promozione della salute pubblica.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]