Un programma intenso di celebrazioni per i 120 anni della Federazione, la sfida paralimpica di Tokyo 2020 e sullo sfondo la possibilità di prendere «l’ultimo treno» per le Olimpiadi di Parigi 2024. Queste sono le sfide che attendono Marco Giunio De Sanctis, presidente della FIB (Federazione Italiana Bocce), e tutto il movimento italiano. Le celebrazioni, come spiega De Sanctis in un’intervista all’Italpress, si articoleranno «in una serie di giornate, ludiche, promozionali e sportive all’insegna della celebrazione della federazione, che ha compiuto 120 anni l’anno scorso, ma ha deciso di vivere questo grande momento nel 2018. Faremo una conferenza stampa il 22 maggio al Salone d’Onore del Coni, alla presenza delle massime autorità, mentre in cinque piazze italiane verrà sciorinato tutto il nostro bagaglio sportivo e culturale attraverso l’esibizione delle nostre discipline». I momenti sportivi saranno alternati con esibizioni di street art e danza. Si partirà da Roma, a Castel Sant’Angelo, poi Norcia, Torino, Genova e Salerno, che chiuderà la rassegna il 7 giugno. Infine «tutto culminerà con i campionati assoluti della Raffa che si svolgeranno a Macerata», spiega il presidente.
A due anni da Tokyo, però, è inevitabile uno sguardo alla possibilità di prendere parte all’appuntamento paralimpico: «È il settore che sto rivitalizzando maggiormente, essendo stato segretario generale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico). La Boccia paralimpica è una specialità diversa tecnicamente dalle altre (raffa, volo e petanque). Siamo in grado di fare una preparazione all’altezza per qualificare 2-3 atleti. Non abbiamo mai partecipato come Italia, non sarà facile, ma ci proveremo». Il passo paralimpico potrebbe anticipare l’appuntamento a cinque cerchi nel 2024 in Francia. Secondo De Sanctis, è un’opportunità da cogliere al volo poiché non è possibile prevedere quando si apriranno nuovi spiragli olimpici per le bocce. «Sappiamo quanto siano importanti le bocce nello sport francese. Abbiamo questa grande ambizione, credo che sia l’ultimo treno percorribile da prendere, e quindi ce la metteremo tutta. L’importante è essere uniti per arrivare a questo traguardo».
(ITALPRESS).
DE SANCTIS “CI PREPARIAMO PER I 120 ANNI”
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