“Continuiamo a ribadire la soddisfazione per l’esito di una manovra che era stata preannunciata come una sorta di conflitto dalle dimensioni devastanti e invece è stato un civilissimo confronto tra il Governo da una parte e il Parlamento dall’altra. Abbiamo prontamente aderito alle richieste che venivano dai gruppi dell’opposizione finalizzate a un confronto alla luce del sole e quindi, in commissione prima e in Aula dopo, affinchè la Finanziaria diventasse, come la legge vuole, patrimonio di tutti. Del Governo che la propone e del Parlamento che la integra”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, illustrando la Finanziaria approvata lunedì scorso, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, a Palermo, assieme ad alcuni suoi assessori.
“Non siamo noi a dover fare le pagelle sulle iniziative assunte dai gruppi parlamentari, abbiamo grande rispetto per il lavoro dell’Ars, e alla fine devo dire che è emersa una legge assolutamente degna di considerazione, proprio perche’ risponde alle esigenze alle quali abbiamo improntato la nostra azione – ha aggiunto -. Anzitutto dotare la Regione degli strumenti di pianificazione di cui è assolutamente carente: pensate che solo per l’ambiente e il territorio mancano 7-8 Piani di programmazione; dare regole nei settori in cui governa il caos; massima attenzione allo sviluppo economico e quindi alle imprese; massima attenzione alle fasce deboli, quindi al welfare; taglio Dove possibile dei costi della politica, che sono diversi dai costi della democrazia”.
“Non c’è stato il muro contro muro – ha sottolineato il Governatore -, abbiamo dato atto alle opposizioni di non essersi abbandonate ad atteggiamenti di ostruzionismo, è stata la prima esperienza di questo Governo e la legge finanziaria non solo si muove lungo le linee tracciate dal Governo e rese note dalle dichiarazioni programmatiche a inizio legislatura, ma vede pienamente coinvolto il Governo e tutti i gruppi del Parlamento, quelli della coalizione e quelli delle opposizioni”.
Con la Finanziaria regionale arrivano 365 milioni per le fasce più deboli, ha sottolineato Musumeci. Nello specifico, si tratta di 271 milioni per disabili gravi e gravissimi; 32 per alunni disabili, 11 per i disabili psichici, 17 per gli anziani disabili over 65; 11 milioni per il ‘Dopo di noi’. E ancora, 5 milioni per i piani di cura individuali; 14 milioni a favore delle persone affette da autismo; 10 milioni per la ricerca e lo sviluppo in campo biomedico; 5 milioni per il reddito di inclusione; 200mila euro per interventi a favore delle donne vittime di violenza. E infine, l’introduzione del quoziente familiare, quindi l’Irpef, per le famiglie a basso reddito.
“Adesso – ha aggiunto il Governatore – apriamo la stagione brevissima del ‘collegato’ alla Finanziaria: il 9 maggio il ministrumento contabile dovrebbe arrivare in Aula, e anche li’ sono presenti 2-3 iniziative significative del Governo”.
“Auspico, il mio non è un impegno, che si possa presentare il Bilancio e la Legge finanziaria 2019 al Parlamento entro la fine dell’anno – ha proseguito -. Sarebbe un gran risultato mettere le strutture della Regione in condizione di potere lavorare già dall’1 gennaio”.