NEL 2017 A SAN MARINO 412 INFORTUNI SUL LAVORO

Il 28 aprile di ogni anno ricorre la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, indetta dall’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite in tema di lavoro.

Si tratta di una giornata istituita per promuovere nei governi, nei datori di lavoro e nei lavoratori stessi un impegno attivo che garantisca un ambiente sicuro e salubre dando priorità massima al principio di prevenzione.

Secondo i dati relativi al numero di infortuni sul lavoro a San Marino, si può constatare nel 2017 un andamento in leggero aumento rispetto all’anno precedente, ma allargando il periodo di indagine agli ultimi 5 anni, si nota invece un andamento altalenante.

Nel 2017 si sono registrati 476 denunce per infortuni sul lavoro. Di queste ne sono state accolte 412 per un totale di 8.539 giorni di malattia, mentre 64 denunce non sono state accolte dalla UOC Medicina Legale e Fiscale, in quanto non si trattava di infortuni dovuti a cause di lavoro o in itinere.

Nel 2016 gli infortuni totali accolti erano stati 379 per un totale di 6.557 giorni di malattia mentre erano state 44 le denunce non accolte. La media degli ultimi 5 anni si attesta su 412 infortuni all’anno per un totale di 7.257 giorni di malattia. I dati del 2017 rientrano quindi nella media per numero di infortuni, ma con un aumento nel numero di giorni di malattia erogati.

Negli ultimi 5 anni si è registrato un incidente mortale, avvenuto nel 2017, mentre erano stati 2 nei cinque anni precedenti (uno nel 2009 e l’altro nel 2010). In totale dal 1992 a fine 2017, gli incidenti sul lavoro con esito fatale in Repubblica sono stati 13.

Dal punto di vista economico, nel 2016 gli infortuni sul lavoro hanno registrato un costo relativo all’indennità erogata pari a 406.766 euro, mentre nel 2017 il costo è stato di 505.837 euro. In base alla Legge n. 30 del 1977, in caso di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, l’indennità è pari al 100% della retribuzione dal primo giorno e per tutta la durata dell’inabilità.

Se l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale producono un grado di invalidità uguale o superiore al 15%, il lavoratore ha diritto a ricevere un assegno previdenziale. Al 31 dicembre 2017 risultano erogate dall’Istituto per la Sicurezza Sociale 307 pensioni privilegiate per infortuni, per una spesa totale di 1 milione e 408mila euro, che fa registrare un calo di 40mila euro rispetto a quanto erogato nel 2016.

L’Istituto per la Sicurezza Sociale dedica da tempo grande attenzione su tale tema, attraverso controlli, verifiche, ispezioni, rilasci di pareri e interventi di vigilanza a cui possono seguire provvedimenti di tipo amministrativo e sanzionatorio. Sono inoltre molteplici gli uffici e i servizi competenti coinvolti.

L’attività della UOS Sicurezza Antifortunistica sul lavoro, registra nel 2017 un totale di 49 sopralluoghi in aziende a cui si aggiungono 47 interventi di vigilanza per controlli in cantieri edili, 8 interventi su segnalazioni esterne, 217 sopralluoghi per il rilascio di pareri preventivi, 24 piani di rimozione amianto, 101 sopralluoghi per infortuni sul lavoro e una intensa attività di informazione e indirizzo con incontri in aziende, con associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e conferenze sul tema della salute e sicurezza. Nello specifico inoltre, l’attività di vigilanza si è concentrata su 58 infortuni che hanno coinvolto 44 imprese. La vigilanza sui cantieri edili ha riguardato tutti i luoghi in cui si sono verificate denunce per infortuni sul lavoro.

L’attività di prevenzione ha visto compiere ispezioni in 128 aziende per pratiche di avvio di produzione, di cui 86 hanno riguardato nuove richieste. Ben 79 infine, gli incontri formativi e informativi.

“È fondamentale – dichiara il direttore generale dell’ISS Andrea Gualtieri – adottare politiche sanitarie e strategie di intervento coinvolgendo più settori insieme, per migliorare la salubrità degli ambienti di lavoro e che creino condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Bisogna favorire, come è ben specificato nel Piano Sanitario e Socio Sanitario sammarinese, la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e proprio per questo sono in corso tavoli e incontri tecnici, con esperti per elaborare proposte di aggiornamento e adeguamento dell’impianto normativo”.

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