“Dobbiamo abbandonare il vocabolario della prima e della seconda Repubblica, questa è la terza Repubblica, qui non ci sono alleanze tra le forze politiche, le forze politiche fanno un passo indietro e fanno un passo avanti i cittadini ”. Lo ha detto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni, con il presidente della Camera, Roberto Fico.
“Quello che stiamo provando a fare è risolvere i problemi che non sono stati affrontati per 30 anni”, ha aggiunto Di Maio.
“Abbiamo il 32%, non siamo autonomi e quindi stiamo cercando di portare a casa un buon contratto di governo a rialzo, non un compromesso al ribasso”, ha sottolineato l’ex vicepresidente della Camera, che ha proseguito: “Io capisco chi dice tra i nostri ‘Mai con il Pd’, e capisco chi tra il Pd dice ‘Mai con i cinquestelle’, ma qui non si è mai trattato di andare con la Lega in passato, qui si sta parlando non di negare le differenze, le divergenze, stiamo cominciando a ragionare in un’ottica di cominciare a dire che abbiamo questa opportunità, se si riescono a fare le cose bene, se non si riesce si torna al voto. Chiedo uno sforzo al Pd”.
“Spero possa prevalere il buon senso per mettersi a lavoro sulle questioni venute fuori dal 4 marzo, anche sull’informazione, ed è chiaro che dobbiamo fare qualcosa sia sulla Rai sia sulle tv private – ha poi evidenziato Di Maio -. Le tv di Berlusconi lanciano minacce velate a Salvini nell’eventualità che lui si stacchi da Berlusconi. Credo sia arrivato il momento di mettere mano al continuo conflitto d’interesse, un politico non può possedere delle televisioni”.