JUNGELS TRIONFA ALLA 104^ LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

Un capolavoro tattico e tecnico, a soli 25 anni. Di Bob Jungels si è sempre detto che fosse un predestinato ed il campione nazionale lussemburghese ha ripagato tanta fiducia con un assolo che lo ha portato a trionfare alla 104esima edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, la ‘decana’ delle classiche del Nord di 258 chilometri con partenza da Liegi ed arrivo ad Ans. Nell’ultimo appuntamento del Trittico delle Ardenne, Jungels saluta e se ne va a circa 20 chilometri dalla conclusione, su un tratto in pianura, dopo la Cote de la Roche-aux-Faucons, una delle undici salite che caratterizzano la ‘Doyenne’ su cui il belga Philippe Gilbert, suo compagno di squadra nella corazzata Quick-Step Floors, aveva messo in difficoltà diversi big tra cui il siciliano Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che sognava la prestigiosa accoppiata con la Milano-Sanremo. Jungels ha la gamba dei giorni migliori e a coprirgli le spalle ci pensa addirittura il francese Julian Alaphilippe, a segno mercoledì alla Freccia Vallone e suo capitano designato. Un gioco di squadra, dunque, che lancia Jungels verso la storia. “E’ incredibile, non ci credevo finché non sono arrivato all’arrivo – spiega a caldo Jungels, al suo 14esimo centro in carriera, il 27esimo stagionale di una Quick-Step Floors che mai si era aggiudicata la Liegi – Dopo mercoledì Julian era il nostro leader e tutti lo marcavano stretto. Ho  cercato allora di allungare e per fortuna nessuno mi è venuto dietro. Non posso ancora credere a quanto ho realizzato. Cercavo un risultato di prestigio da tempo, c’è stato un gran lavoro di squadra e sono contentissimo”. Jungels, terzo lussemburghese a scrivere il suo nome nell’albo d’oro della Doyenne dopo Marcel Ernzer (1954) e Andy Schleck (2009), vanta anche la tappa di Bergamo del Giro d’Italia 2017 ed il Gran Premio Nobili Rubinetterie del 2013, suo primo successo tra i professionisti. Secondo posto per il canadese Michael Woods (EF Education First-Drapac p/b Cannondale) e terzo per il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), entrambi con un ritardo di 37″, mentre Alaphilippe è quarto a 39″ davanti agli italiani Domenico Pozzovivo ed Enrico Gasparotto, entrambi della Bahrain-Merida, e Davide Formolo (Bora-Hansgrohe). La corsa è stata caratterizzata, oltre dal gran caldo, anche dalla lunga fuga ad otto alimentata da Loic Vliegen (Bmc), Anthony Perez (Cofidis), Mark Christian e Casper Pedersen (Aqua Blue Sport), Florian Vachon (Fortuneo-Samsic), Jerome Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Paul Ourselin (Direct Energie), Mathias Van Gompel (Sport Vlaanderen-Baloise) e Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic). Tentativo annullato non appena i big hanno iniziato a fare sul serio, con Jungels che ha approfittato dell’occasione di una vita per alzare le braccia al cielo e succedere al murciano Alejandro Valverde (Movistar), che fallisce l’assalto al pokerissimo.
(ITALPRESS).

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