“È stato un dibattito ricco, vario che conferma una grande ricchezza e pluralismo i fatto positivo che aiuterà il confronto e faciliterà il ruolo e la funzione del consiglio nei mesi che abbiamo davanti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenuto in aula alla Pisana, per rispondere agli interventi dei consiglieri regionali che hanno preso parola dopo le linee programmatiche elencate mercoledì scorso dallo stesso governatore.
“Un fatto politico si è formalizzato questa settimana: la mozione di sfiducia presentata è stata respinta perché non ha raccolto le firme necessarie e colgo in questa scelta la volontà maggioritaria di provare ad andare avanti – ha aggiunto – un fatto positivo per i destini della comunità che rappresentiamo se saremo coerenti con la produzione di atti utili ai cittadini”.
“Sono assolutamente cosciente di muovermi dentro una fase politica che ha due pilastri di riferimento: essere presidente e di esserlo di una regione che non può godere di una maggioranza – ha proseguito Zingaretti -. Quindi come ho detto sono cosciente della situazione inedita nella quale ci troviamo a lavorare. Alla consigliera Lombardi dico che ogni minuto ricordo a me stesso di aver vinto di misura, un giusto richiamo non bisogna avere atteggiamenti furbeschi. C’è una vittoria ma è una situazione complessa”.
Rispondendo poi a Sergio Pirozzi, che aveva parlato di furbizie o astuzie per trovare la maggioranza ha detto: “In questo quadro non c’è alcuna furbizia o astuzia nel verificare le condizioni politiche di chiama dovere. C’è trasparenza e alla luce del sole di verificare le condizioni per andare avanti. C’è un dovere che riguarda il presidente e un dovere dei consiglieri di verificare, sulla base dei programmi, le condizioni possibili per trovare un punto avanzato di compromesso. Non per fare un favore a qualcuno ma per verificare le possibilità di fare far un passo avanti alla nostra regione. La nostra regione pagherebbe un prezzo troppo alto in caso di nuova instabilità”.
