L’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, e Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale, hanno siglato un protocollo d’intesa per il potenziamento infrastrutturale del porto di Napoli. L’accordo istituisce un gruppo di lavoro congiunto che nei prossimi sette mesi individuerà gli interventi di sviluppo infrastrutturale necessari al collegamento dello scalo marittimo partenopeo con la rete ferroviaria nazionale. Il gruppo di lavoro approfondirà la soluzione progettuale, che prevede la realizzazione di una nuova stazione e un terminal ferroviario con modulo di 750 metri, in prossimità dell’attuale impianto di Napoli San Giovanni Barra. Il gruppo di lavoro completerà lo studio di fattibilità entro la fine di ottobre 2018, con una presentazione dei risultati condivisi. In questo modo sarà incrementata la quota del traffico merci da e per il Porto di Napoli, uno dei Porti Core della rete europea dei Core Corridor TEN-T.
“L’accordo siglato oggi – dice Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI – rientra nelle sinergie, avviate da tempo, che ci vedono al fianco di enti locali e operatori della logistica, nel realizzare importanti progetti di potenziamento infrastrutturale, per incrementare il trasporto merci su ferro. In linea con gli indirizzi europei di sviluppo dei Core Port e dei Corridoi Ten-T, risulta fondamentale, quindi, dotarsi di connessioni veloci con i porti del Centro e Nord Europa al fine di garantire lo sviluppo dell’intero sistema logistico del Paese”.
“È una nostra linea di azione decisa da tempo quella di lavorare in sinergia con RFI – precisa il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito – il collegamento su ferro, dal porto di Napoli, è indispensabile per sviluppare traffici e per ammodernare il sistema di trasferimento delle merci. Il protocollo che abbiamo firmato ha un duplice obiettivo: definire le linee guida del progetto di costruzione di un binario da 750 metri nell’area orientale dello scalo, a ridosso del nuovo terminal container, così come previsto nel Master Plan recentemente approvato; stabilire accordi che ci consentano di avere il supporto strategico di un grande partner, come RFI, nell’attuazione del nostro Master Plan”.